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Il presidente di Lega Serie A Lorenzo Casini ha parlato, alla stampa, al termine dell'Assemblea di Lega. 

Ecco il suo parere sul tema Seconde Squadre:

"E' un dialogo aperto, già l'anno scorso la Lega era riuscita a migliorare il processo sulle seconde squadre lavorando con la Lega Pro. Adesso stiamo lavorando per ulteriori aggiustamenti per consentire l'iscrizione di un'altra seconda squadra, se non due. Le regole attuali sarebbero sufficienti, vorremmo certezza sul diritto di iscriversi, il punto resta quello. Se una squadra di Serie A vuole iscrivere la seconda squadra deve poterlo fare, non aspettando tempi lunghi".

Poi la soddisfazione sul discorso dei Diritti Tv:

"Quest'assemblea era stata convocata per due ragioni, uno il bando per i diritti TV a livello nazionale e l'altro sulla questione della centralizzazione degli archivi correnti, ritenuta così importante da inserirla nello statuto. Oggi le squadre hanno approvato all'unanimità le modifiche allo statuto e il bando con gli inviti a offrire. È una giornata importante perché queste modifiche, che dovranno seguire il loro corso e saranno trasmesse alla FIGC, inseriscono il principio per cui l'archivio corrente, per il prossimo quinquennio viene inserito nella commercializzazione in via centralizzata e viene previsto un criterio di riparto che tiene conto della storia delle squadre. 

"Una giornata epocale per la storia dei diritti audiovisivi, rappresenta la consapevolezza della necessità di cambiare e rafforzare il luogo della Lega nell'organizzazione della competizione. Lo sforzo che la Lega ha fatto è stato di portare il periodo da tre a cinque anni, ma il bando prevede una serie di pacchetti con possibili offerte a 3, a 4 o a 5. Aspettiamo le offerte, ma consentirà da 3 a 5 anni. Abbiamo già avuto i pareri che consentivano di licenziare il bando, con l'AGCM c'è stata un'ulteriore interlocuzione relativa all'estensione a cinque anni. Non sono previsti altri passaggi, per quanto riguarda le tempistiche siamo andati di corsa per pubblicare in tempi rapidi. Se non sarà maggio sarà giugno".