“Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto”: è polemica sul Ponte sullo Stretto
Approvato il progetto del ponte di Messina. Governo entusiasta, opposizione durissima: “Un azzardo che non sta in piedi”.

Il Cipess ha approvato il progetto definitivo dell'opera simbolo della destra italiana: il ponte a campata unica più lungo del mondo, secondo il ministro Salvini, che lo definisce “un acceleratore di sviluppo” e annuncia: “Lavori al via tra settembre e ottobre, attraversamento tra il 2032 e il 2033”.
Il progetto prevede oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari e una metropolitana con tre fermate nella zona messinese. Il piano tariffario annunciato: meno di 10 euro per le auto, con sconti per i pendolari.
Salvini esulta: “Sarà la più grande opera pubblica in Occidente”
“Una giornata storica”, dice Salvini, rivendicando l’avvio di un’opera da 14,6 miliardi di euro, che secondo il ministero genererà fino a 120mila posti di lavoro all’anno. Aggiunge: “Investiamo in Sicilia e Calabria il doppio di quanto costa il ponte. È un messaggio di fiducia e concretezza”.
La premier Giorgia Meloni parla di una “Italia più connessa e coesa” e ringrazia Salvini per la determinazione. “Lasceremo un’eredità concreta alle future generazioni”.
L’opposizione attacca: “Un monumento alla propaganda”

Le opposizioni vanno all’attacco. Chiara Braga (Pd) lo definisce un “giocattolo elettorale” che sottrae risorse a sanità, pensioni, trasporti e decarbonizzazione. Annalisa Corrado (S&D) parla di “ecomostro” che viola norme ambientali e penalizza i territori locali.
Angelo Bonelli (Avs) affonda il colpo: “Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto. Questo è il capolavoro di Salvini: miliardi buttati in cemento e propaganda”.
Anche il M5S critica duramente: “Trovati 13,5 miliardi per il ponte, ma mancano 17 miliardi per completare l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria”, osserva il senatore Lorefice. Per Fratoianni (SI), “è una scelta folle, che svuota le casse pubbliche mentre la Sicilia e la Calabria hanno bisogno di scuole, sanità e infrastrutture locali”.
Il nodo dei costi e dei tempi
Il costo stimato è 14,6 miliardi, interamente a carico dello Stato. Nessun investimento privato è previsto. La società Stretto di Messina promette tariffe basse e vantaggi ambientali, ma restano dubbi tecnici, economici e giuridici, con il rischio — segnalano i critici — di penali miliardarie in caso di stop.
Il cronoprogramma prevede apertura del cantiere tra settembre e ottobre 2025, con ultimazione prevista tra il 2032 e il 2033. Ma il passato insegna che le grandi opere italiane raramente rispettano tempi e costi.
MonzaNews crea campagne pubblicitarie su misura
Desideri promuovere la tua attività, un evento o un nuovo prodotto? MonzaNews ti permette di raggiungere centinaia di migliaia di persone tramite web, social, TV e streaming. Creiamo campagne pubblicitarie su misura per valorizzare il tuo messaggio.
Contattaci: [email protected]
Seguici su Facebook (link), Instagram e TikTok