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Via Sant’Ambrogio, una strada vicina alla scuola Rodari, è diventata il simbolo del disagio causato dai lavori di Pedemontana. I camion, che trasportano terra senza coperture, sollevano polvere e creano disturbo in un’area frequentata da famiglie e bambini. Quest’anno, a Macherio sono previsti interventi significativi, tra cui la costruzione delle gallerie Macherio 1, Biassono 2, Arcore 3 e Desio, oltre all’interramento delle linee ad alta tensione, la demolizione di edifici e il taglio di alberi. Questi lavori, necessari per approntare le aree di cantiere, intensificano l’impatto sulla vita quotidiana, spingendo i residenti a chiedere maggiore attenzione.

Proteste anche ad Arcore e Usmate Velate

pedemontana

I disagi non si limitano a Macherio. A Bernate, frazione di Arcore, i residenti di via Roccolo hanno bloccato i camion un mese fa, protestando contro il passaggio di mezzi pesanti in una strada di campagna troppo stretta per sopportare un traffico simile. I veicoli occupavano quasi interamente la carreggiata, rendendo impossibile il parcheggio e complicando la mobilità. La mancanza di comunicazione da parte di Pedemontana e del Comune ha ulteriormente alimentato il malcontento, con i cittadini che si sono sentiti abbandonati di fronte a un cantiere invasivo.

Il caso di Usmate Velate

Anche a Usmate Velate il cantiere di Pedemontana ha generato tensioni. Il sindaco Lisa Mandelli è intervenuta personalmente dopo che i mezzi pesanti hanno invaso via San Giovanni Bosco, paralizzando il traffico cittadino. Contrariamente a quanto annunciato nelle assemblee pubbliche, Pedemontana non ha realizzato la strada di cantiere promessa, costringendo i camion a transitare direttamente nel centro abitato. L’episodio ha evidenziato una gestione poco trasparente, spingendo l’Amministrazione a richiedere interventi immediati per mitigare l’impatto sulla viabilità.

Un futuro incerto per i residenti

Le proteste in Brianza riflettono un disagio diffuso, con comunità che si sentono schiacciate da un progetto imponente e poco attento alle loro esigenze. Il Comitato No Pedemontana continua a mobilitarsi, denunciando gli effetti ambientali e sociali del cantiere e chiedendo soluzioni che tutelino i cittadini. Mentre i lavori procedono, la tensione cresce, e i residenti attendono risposte concrete per garantire sicurezza, decoro e vivibilità nei loro paesi.