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Il corso si chiama Police Abolition e si terrà il 19 luglio alle 19, ai giardinetti di via San Rocco. In caso di pioggia, l’incontro si sposterà al Circolino di viale Libertà. A promuoverlo è il centro sociale Foa Boccaccio, già noto per precedenti iniziative controverse, come la serata dedicata ai “maranza”.

Ma stavolta l’argomento è ancora più esplosivo: abolire la polizia. E no, non è uno slogan buttato lì per provocare. L’evento sarà accompagnato da un aperitivo e da un’introduzione affidata a Italo di Sabato, esponente storico dell’area della sinistra radicale, oggi responsabile dell’Osservatorio Repressione.

Utopia o proposta politica?

Il materiale proposto parte dalla fanzine americana Police Abolition, una pubblicazione illustrata e divulgativa che negli USA ha fatto discutere per la sua proposta di riforma radicale dell’apparato di sicurezza. Secondo gli organizzatori, “non è un banale libretto contro la polizia, ma una riflessione sull’utopia, e su come ciò che sembra impossibile spesso non lo è”.

Le domande poste sono tutt’altro che retoriche:
da dove nasce la polizia?
a chi serve davvero?
perché esercita un controllo così rigido sulle classi subalterne?

Secondo i promotori, “la polizia difende un certo ordine e una certa società, non l’ordine e la società in senso assoluto”.

Monza e centri sociali: un rapporto teso

La città di Monza da anni vive un rapporto altalenante con i centri sociali, spesso al centro di polemiche ma anche di iniziative culturali indipendenti. Il Foa Boccaccio, in particolare, è stato spesso sotto i riflettori per azioni e proposte che dividono l’opinione pubblica.

Questa nuova iniziativa riporta in primo piano il dibattito su sicurezza, legalità e libertà di espressione, toccando temi che la politica nazionale spesso evita o semplifica. Ma soprattutto accende una miccia: è possibile immaginare una società senza polizia? E a quale prezzo?

Dibattito aperto o provocazione?

polizia

C’è chi vede il corso come un tentativo di provocazione ideologica, chi come una semplice riflessione teorica, e chi invece teme l’effetto emulativo o la radicalizzazione di certe posizioni. Quel che è certo è che l’iniziativa solleverà interrogativi profondi sulla nostra idea di convivenza civile.

Intanto, sui social, il volantino ha già iniziato a circolare generando reazioni contrastanti: c’è chi apprezza il coraggio del tema e chi denuncia una deriva pericolosa e offensiva nei confronti delle forze dell’ordine.


Lunedì torna Monza una città da Serie A da una sede inedita

Lunedì 14 luglio torna Monza una città da Serie A da una sede inedita.
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