Due anni senza Silvio Berlusconi, Marina lo ricorda: 'Ecco il suo messaggio universale...'
Nel secondo anniversario della scomparsa, la figlia Marina rievoca il pensiero e i valori del padre, tra politica, famiglia e libertà
Nell’intervista emerge anche il lato umano dello scomparso presidente del Monza, capace di trasformare momenti umilianti in occasioni di positività. “Scontava la pena per una condanna che non stava né in cielo né in terra… ma non lo sentii mai lamentarsi”, ricorda Marina, riferendosi ai giorni del servizio sociale a Cesano Boscone. “Non smise mai di sorridere”.
La sua coerenza, sottolinea, è stata assoluta: “Fino all’ultimo ha difeso la tolleranza, il garantismo e la democrazia: era la sua religione della libertà”.
L’eredità viva: la casa editrice e il pensiero
Nata nel 2024, la Silvio Berlusconi Editore rappresenta un nuovo capitolo dell’eredità del fondatore. “Un tema di assoluta attualità e un valore veramente universale”, afferma Marina, parlando della libertà.
Non si tratta, precisa, di un’iniziativa politica nel senso stretto: “Direi piuttosto uno strumento di dibattito su temi di valore politico… sempre lontano da qualsiasi forma di arroganza e di militanza”.
“Non sono un addio, ma un abbraccio”
Marina conclude con una riflessione che tiene insieme memoria e futuro. “In effetti è bello vedere il tanto, tantissimo che è rimasto di papà”, dice, indicando proprio quelle ultime parole come simbolo: “Non sono un addio, ma l’abbraccio di un uomo che ama immensamente il suo Paese… e continua a parlarci”.
Un messaggio da ascoltare, oggi più che mai.
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