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Anni fa un certo Ruud Gullit descriveva a suo modo l'essere calciatore: "Per affermarsi nel calcio, il carattere e il talento contano entrambi allo stesso modo. Devono compensarsi a vicenda. Senza il carattere uno non crea il proprio talento e il talento deve sempre avere come supporto il carattere". In queste parole noi non possiamo non pensare immediatamente ad un vero e proprio condottiero in maglia biancorossa: Andrea D'Errico.

Arrivato dalla Pro Patria nell'estate del 2015, Andrea ha conquistato subito i cuori di tutti i tifosi del Monza. Vero, la tecnica e i gol hanno fatto il loro in questo colpo di fulmine, ma il suo carattere e il suo essere un vero e proprio leader hanno permesso al classe 1992 di fare breccia, soprattutto dal punto di vista umano. D'Errico è giunto al Monza in un momento devastante a livello emotivo, visto il fallimento e la conseguente retrocessione in Serie D. Ma il nostro attuale capitano non si è fatto per nulla intimorire da una piazza che stava vivendo uno dei momenti più difficili della propria storia. Anzi, Andrea è stato il vero faro e uno dei motivi per cui questa squadra si trova ora a lottare per quella che sarebbe la prima, storica, promozione in Serie A. Il suo talento è sempre stato sotto gli occhi di tutti, un trequartista dal baricentro basso capace di disegnare traiettorie incredibili con il suo destro che usava sia per segnare gol tanto belli quanto importanti, e sia per servire assist invitanti ai compagni.

Dal punto di vista dei minuti giocati non è stato un grande inizio di stagione per Andrea. Il nostro mister però ci ha visto lungo e lo ha buttato nella mischia proprio nel momento più opportuno. La serata che ha dato il vero via alla stagione di Derrick è stata quella del 29 settembre nella sfida interna di Coppa Italia, vinta con un netto 3-0 contro la Triestina. Dopo essere entrato solamente nel recupero in campionato contro la SPAL, Andrea ha regalato una grande prestazione giocando per 72 minuti. Dopo quella partita ci ha messo un po' a guadagnarsi la maglia da titolare in campionato anche se il suo minutaggio è andato sempre più in crescendo. 11 minuti con il Pisa e 19 con il Chievo prima dei 120 minuti giocati contro il Pordenone in Coppa Italia. I 33 minuti giocati contro il Cittadella, nella prima vittoria in campionato del Monza, hanno messo in mostra un giocatore in grande spolvero e questo gli è valso il posto da titolare nel big match interno contro il Frosinone. Schierato da mezz'ala, ruolo che sa ricoprire egregiamente nonostante sia prettamente un trequartista, Andrea è stato uno dei migliori in campo. Recuperi difensivi, passaggi mai banali e tanta tanta qualità, una prestazione che siamo sicuri darà il via ad una grande stagione.

In tutto questo, come accennavamo in precedenza, Brocchi ha dei grandi, grandissimi meriti. In questo inizio di stagione, a causa dei tanti contagi per Covid e di qualche infortunio, il mister biancorosso non ha mai avuto a disposizione la rosa al completo e, visti i tantissimi cambiamenti fatti nell'ultima sessione di calciomercato, questo è stato un handicap non da poco. Da una parte abbiamo visto un allenatore capace di adattarsi e comunque di proseguire con la sua idea di gioco nonostante le assenze. Dall'altra abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione di come Andrea D'Errico sia un vero capitano. Zero polemiche per le panchine, zero parole fuori posto ma tanto lavoro e tanta voglia di dimostrare il proprio immenso valore.

Non importa dove viene schierato in campo, l'attitudine e la forza mentale di Andrea lo porteranno sempre ad essere determinante. In questi anni abbiamo avuto la fortuna di vederlo all'opera con la gloriosa maglia biancorossa, ora è tempo di scrivere insieme altre pagine di storia. La stagione di Derrick è svoltata, siamo pronti a goderci tutto ciò che saprà dare al nostro amato Monza, ancora una volta.