Monza cambia volto: via il cemento, arrivano gli alberi in una via della città
A Monza via il cemento: in via Molise verranno rimossi 200 mq di asfalto e piantati nuovi alberi.
Un intervento simbolico ma molto concreto: via il cemento e spazio agli alberi. A Monza prende forma un progetto che, in occasione della Giornata nazionale dell’albero, unisce Comune, Legambiente e cittadini in un’azione di deimpermeabilizzazione urbana e piantumazione.
L’area individuata è via Molise, dove verranno rimossi circa 200 metri quadrati di asfalto per creare nuove superfici permeabili, aree verdi e spazi dedicati alla biodiversità. Un gesto pratico che migliora microclima, drenaggio e qualità dell’aria.
Il progetto promosso da Legambiente
L’iniziativa è organizzata dal Circolo Legambiente “Alex Langer”, con il supporto di Legambiente Lombardia e del Comune di Monza, all’interno della Strategia di Transizione Climatica Monza & Co. – Green and Blue Transition, sostenuta da Fondazione Cariplo tramite il programma F2C – Fondazione per il Clima.

L’appuntamento è fissato per venerdì 22 novembre, alle 10, con ritrovo in via Molise 7. L’intervento è aperto ai cittadini e coinvolgerà anche le scuole del quartiere, che parteciperanno alla piantumazione e alla cura delle nuove aree verdi.
“Rinaturalizzare significa dare respiro alla città”
“Rinaturalizzare gli spazi urbani significa dare respiro alla città – spiega Anna Da Re, del circolo Legambiente Monza –. Siamo impegnati nel promuovere pratiche che rendano la transizione climatica tangibile, coinvolgendo la comunità in azioni concrete e replicabili anche in altri quartieri”.
Il ruolo del Comune: “Un primo passo molto significativo”
A sottolineare l’importanza dell’intervento è anche l’assessore alla Transizione Ecologica Arianna Bettin:
“La deimpermeabilizzazione è un’azione concreta per migliorare la qualità urbana e ambientale. Restituiamo respiro alla natura e ai cittadini, contribuendo a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. È un primo passo significativo, un prototipo di come questi interventi possano essere realizzati grazie alla collaborazione della società civile”.



