Pier Silvio Berluscini vuole un nuovo leader per Forza Italia? Circola una voce
Il presidente calabrese in pole per il nuovo corso azzurro voluto dai fratelli Berlusconi: ipotesi candidatura nazionale entro due anni.

L’orizzonte politico di Roberto Occhiuto potrebbe presto spostarsi da Catanzaro a Roma.
Il presidente della Regione Calabria — e vicesegretario nazionale di Forza Italia — viene sempre più indicato come il possibile protagonista del nuovo corso azzurro voluto dai fratelli Berlusconi, decisi a modernizzare il partito fondato dal padre.
Una prospettiva che, se confermata, potrebbe accorciare sensibilmente la durata della legislatura calabrese.
La spinta dei fratelli Berlusconi: “Un partito più moderno e aperto”
Non è un mistero che Piersilvio e Marina Berlusconi intendano rilanciare Forza Italia con una linea più aperta, meno schiacciata sulla leadership di Giorgia Meloni.
“Bisogna guardare avanti — aveva dichiarato Piersilvio — Tajani è bravissimo, Dalla Chiesa è bravissima, Gasparri è bravissimo… ma serve anche altro, serve visione.”
Dopo un incontro con il ministro Antonio Tajani, i fratelli Berlusconi hanno ribadito la necessità di un rinnovamento profondo e di un rafforzamento dell’identità liberale del partito, senza però fare nomi.
Ma nei corridoi di Montecitorio e tra i dirigenti azzurri, un identikit è già emerso: quello di Roberto Occhiuto.
Occhiuto, l’azzurro che non si piega: “No Lep, no party”
Il governatore calabrese ha costruito negli ultimi anni un profilo autonomo e pragmatico, anche a costo di entrare in rotta di collisione con la maggioranza di governo.
Emblematico il suo “no Lep, no party”, con cui ha messo in discussione l’autonomia differenziata voluta dalla Lega, difendendo gli interessi della Calabria.
Un gesto che lo ha reso una figura credibile e autonoma anche agli occhi dei vertici nazionali.

Alle ultime elezioni regionali, Forza Italia e le liste collegate al presidente hanno ottenuto circa il 30% dei voti, un risultato significativo per un partito in calo in gran parte d’Italia.
Mentre in Toscana e Sicilia il centrodestra ha subito battute d’arresto, Occhiuto ha rafforzato la sua leadership locale e nazionale.
Un incontro riservato con i fratelli Berlusconi
Secondo indiscrezioni, nelle ultime ore ci sarebbe stato un colloquio riservato tra Occhiuto e i fratelli Berlusconi, in cui si sarebbe parlato esplicitamente di un ruolo di vertice nel partito.
L’ipotesi — per ora non confermata — sarebbe quella di un ritorno a Roma dopo la fine della prima parte della legislatura calabrese.
L’obiettivo? Candidarsi alle elezioni politiche del 2027 e assumere un incarico di peso nel futuro Governo Meloni, con la missione di rafforzare Forza Italia e darle una nuova identità riformista e liberale.
La variabile giudiziaria e i tempi della politica
Gli ambienti politici calabresi escludono che le vicende giudiziarie possano influire sul destino immediato del presidente.
“I tempi della giustizia sono diversi da quelli della politica”, fanno notare i fedelissimi di Occhiuto.
L’eventuale istruttoria giudiziaria richiederebbe anni, mentre i tempi politici potrebbero correre molto più velocemente.
Il governatore avrebbe così due anni per completare le riforme regionali e preparare il suo ritorno a Roma.
Se, invece, dovesse rimanere fino a fine legislatura, il rischio sarebbe quello di un lungo periodo di stallo politico.
Occhiuto, la carta giusta per il rilancio di Forza Italia
Il progetto del “nuovo corso” di Forza Italia punta a valorizzare figure con radicamento locale e credibilità nazionale.
Occhiuto, con il suo consenso stabile e il profilo istituzionale, potrebbe incarnare la leadership del dopo-Tajani, garantendo continuità e rinnovamento insieme.
Il suo nome, dicono fonti azzurre, rappresenta un ponte tra la generazione storica di Forza Italia e quella futura.
“È il momento di un partito che guardi avanti — commenta un deputato vicino a Palazzo Grazioli — con radici nel passato, ma lo sguardo rivolto a domani.”