Dal tunnel della droga al tentato suicidio fino al riscatto: il figlio dell'ex calciatore del Monza rompe il silenzio

Achille Costacurta, figlio dell'ex calciatore di Milan e Monza, ha raccontato in un’intervista il periodo più difficile della sua vita. Una confessione piena di dolore e speranza, in cui emerge la forza di un cambiamento dopo anni di dipendenza da sostanze e crisi esistenziale. Il giovane rivela di aver assunto metadone in overdose e di aver affrontato ben sette Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO).
La parola chiave droga dipendenza assume qui una valenza sociale e personale: non si parla solo di fatti sportivi, ma di vite segnate e riscattate.  

Percorso di riabilitazione e il ruolo dell’ADHD nel cambiamento

Achille al Podcast One More Time spiega come abbia scoperto di soffrire di Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) solo recentemente, e che quella diagnosi ha aperto la strada a una nuova consapevolezza. «Il mio cervello non produce abbastanza dopamina», ha confessato, rivelando che solo dopo l’assunzione di farmaci mirati ha iniziato a recuperare concentrazione e autostima.
La parola chiave riabilitazione personale non è riferita a palestre o campi di allenamento, ma al “campo” della vita: trasformare la riabilitazione sportiva e mentale in un trampolino per un futuro diverso.
La figura dei genitori — Billy Costacurta e Martina Colombari — emerge con forza: Achille racconta la paura del padre, il dolore della madre, ma anche l’arcobaleno che oggi simboleggia la sua rinascita.