x

x

Piazza Garibaldi a Cantù
Piazza Garibaldi a Cantù

Mobili, merletti e basket. Tre elementi molto diversi tra loro. Eppure, insieme, essi rappresentano la massima sintesi di una città brianzola. Un paese di 40mila abitanti, in provincia di Como, facilmente raggiungibile da Monza tramite la SS 36 (per tutti meglio nota come Valassina). All'uscita di Verano Brianza, basta seguire i cartelli e in poco più di un quarto d'ora si arriva a Cantù.

Il legno dei mobili, i merletti patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco, la pallacanestro e il mitico Pianella, storico e vetusto palazzo dello sport. Questa la sintesi massima di un luogo che è immerso nel verde, tra splendide ville e ricordi di un antico e glorioso passato.

Un poggio a dominare la città, su cui svetta il campanile della Basilica di San Paolo, accanto al Castello Pietrasanta. All'interno della chiesa, due preziosissime reliquie: un dente della patrona della città, Santa Apollonia e una delle sacre spine della corona del Cristo.

Non poteva poi mancare il museo del legno. Dove si possono ammirare tutti i macchinari e gli strumenti utilizzati anticamente dai falegnami per produrre i mobili che hanno reso celebre un po' ovunque Cantù. Peraltro è a ingresso libero, grazie all'iniziativa di un'azienda locale.

Prima di concludere la gita, altre due chiese significative da visitare. La Basilica di San Teodoro e il complesso monumentale di Galliano. La prima è un bell'esempio di romanico lombardo e ospita al suo interno il corpo del martire Sant'Innocenzo. Il secondo, invece, è composto dalla Basilica di San Vincenzo, costruita intorno all'anno Mille, e il Battistero di San Giovanni

Passeggiando nel centro storico si potranno ammirare molte ville patrizie simbolo della grandezza di questa cittadina, mentre nei dintorni, seppure alcune siano diroccate, sono presenti vecchie cascine con splendidi affreschi. Alcune di queste, purtroppo, non sono in buone condizioni, di conseguenza non sono visitabili all'interno.