Quando il verde cede: perché Via Ticino e lo scontro sul masterplan
A Monza, il nuovo masterplan per Via Ticino scatena le proteste degli ambientalisti: l’area verde minacciata, la partecipazione cittadina in discussione.

L’approvazione del nuovo masterplan per l’area di Via Ticino nel quartiere San Fruttuoso a Monza ha sollevato dure contestazioni da parte degli ambientali e del comitato locale: se da un lato l’abbattimento delle volumetrie e delle altezze degli edifici prevista dal piano è un passo in avanti rispetto alle prospettive iniziali, dall’altro la trasformazione di una delle ultime aree verdi cittadine viene vista come un peggioramento sotto il profilo della sostenibilità urbana e della valutazione ambientale.
Secondo quanto riportato da PrimaMonza, gli attivisti lamentano che l’intervento non tenga sufficientemente conto della funzione ecologica di quel terreno, spiegando che quel lembo – pur se non accessibile al pubblico – assolveva a importanti compiti per la città: trattiene CO₂, favorisce l’assorbimento delle acque meteoriche e contribuisce al raffrescamento estivo. La contestata decisione di inglobare l’area nel perimetro proposto del Parco della Valle del Lambro, trasformandola contestualmente in zona edificabile, ha fatto scattare l’allarme sulla coerenza tra urbanistica verde e politica di tutela ambientale.
Partecipazione cittadina e futuri scenari urbanistici
Il percorso di pubblicazione del masterplan ha mostrato una certa apertura dell’Amministrazione comunale verso la riduzione degli impatti: ad esempio, l’altezza degli edifici è stata limitata a sei piani rispetto all’iniziale progetto, che prevedeva palazzi fino a 20 piani. Tuttavia, la progettazione partecipata e il coinvolgimento dei residenti sono ancora percepiti come insufficienti. I consiglieri comunali hanno richiesto che vengano attivati incontri pubblici, in modo che il quartiere possa esprimere suggerimenti e indicare le priorità — in particolare riguardo alla realizzazione della piazza e del parco pubblico all’interno dell’intervento.
In prospettiva, la sfida della rigenerazione urbana di Via Ticino è duplice: da un lato garantire la qualità ambientale, dall’altro rispettare le esigenze abitative e infrastrutturali della città. Resta da vedere se il piano riuscirà a conciliare questi obiettivi con un dialogo effettivo fra istituzioni, operatori privati e comunità locale.



