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Maurizio Bedin
Maurizio Bedin

Ascoltato in esclusiva dalla nostra redazione, il doppio ex della gara tra Udinese e Monza (stagione di Serie B 99/00, n.d.r.) Maurizio Bedin ha rilasciato un'intervista trattando diversi temi caldi nel mondo biancorosso. Ecco le sue parole. 

Ciao Maurizio, il Monza viene da un periodo abbastanza complesso, in cui sono arrivati solamente due punti in tre gare. Credi che contro l'Udinese ci sarà una svolta?
"Quella della Dacia Arena sarà per i ragazzi di mister Palladino una gara decisamente insidiosa, i bianconeri sono una squadra rognosa, difficile da affrontare, e, soprattutto, giocano un calcio molto fisico. Sarà una partita molto tosta e combattuta, ma credo che il Monza abbia tutte le carte in regola per poter portare a casa la vittoria e riscattare finalmente questo periodo avaro di soddisfazioni". 

Senza obiettivi alla portata il Monza rischia di terminare la stagione privo di stimoli?
"Dubito fortemente che possa avverarsi questo scenario, in primis perché Palladino è un allenatore molto giovane che giustamente non vuole smettere di stupire, e poi anche perché il Monza è guidato da una dirigenza oculata ed ambiziosa, che raramente si accontenta del minimo sindacale. Tra i brianzoli si respira mentalità vincente e tutto ciò mi fa essere certo che fino all'ultima giornata il Monza giocherà al massimo delle proprie potenzialità cercando di raggiungere il miglior piazzamento possibile all'esordio in Serie A". 

Come vedi il futuro sulla panchina biancorossa di Raffaele Palladino?
"Palladino ha fatto bene in questa prima stagione, in futuro diventerà uno dei migliori allenatori italiani. Credo che alla fine non si muoverà da Monza quest'estate, restare ancora in Brianza non potrà che fargli bene, in modo tale da accumulare altra esperienza ed essere poi pronto alla chiamata di una big. Anche perché la società punta in alto, vuole migliorare di anno in anno e senza dubbio ai nostri di partenza della prossima annata i biancorossi avranno un organico per ambire a qualcosa in più di una semplice salvezza". 

Ultimamente l'attacco del Monza ha lasciato abbastanza a desiderare. Ritieni che questo sia dovuto alla mancanza di un centravanti capace di risolvere le partite con una giocata?
"Sarebbe sempre opportuno avere un centravanti capace di risolverti da solo una gara, il problema è che bisogna prima trovarlo. Questo è per il Monza un momento in cui si fa più fatica a trovare la via del gol e, se ti manca il centravanti giusto, l'anemia di marcature può crearti qualche grattacapo. Sono sicuro però che il mister riuscirà a trovare una soluzione per arginare il problema, permettendo alla squadra di tornare a segnare". 

Come si porrà l'Udinese alla gara contro il Monza?
"Conoscendo mister Sottil, l'Udinese si approccerà al match in maniera forte e aggressiva, anche perché anche loro devono uscire da un periodo difficile. Il Monza può fregiarsi di una rosa di qualità in grado di fronteggiare qualunque avversario a viso aperto. Verrà fuori una partita avvincente". 

Quali ricordi hai delle tue esperienze all'Udinese e al Monza?
"All'Udinese sono arrivato che avevo 18 anni. In totale, benché non siano mancati i prestiti durante la mia avventura, sono rimasto in Friuli cinque anni. Durante quel lustro ho avuto il privilegio di conoscere personalità illustri come Oliver Bierhoff e Luciano Spalletti. Conservo tuttora un ricordo bellissimo di quella esperienza. Monza è stata invece una delle mie tante tappe in prestito, anche in Brianza mi sono trovato bene. Nel corso della mia permanenza siamo riusciti a salvare la categoria e ho fatto tante conoscenze che mi hanno formato e aiutato a crescere".