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Terzultima giornata di Serie A che si è chiusa ieri a Empoli, con la caduta fragorosa della Juventus. Sconfitta senza appello per i bianconeri, arrivati al Castellani con 69 punti e usciti con 59 e 4 pesantissimi gol sul groppone. La sentenza sul caso plusvalenze ha indubbiamente condizionato l'approccio al match, ma la Vecchia Signora avrebbe potuto e dovuto fare qualcosa di più. Ora l'obiettivo Champions è praticamente sfumato, salvo altri ricorsi che, però, ben difficilmente potranno alterare il risultato di un campionato comunque deludente.

Il Napoli ha confermato la sua superiorità contro un'Inter ormai proiettata sulle due finali che l'attendono. Al Maradona, la penultima recita dell'era Spalletti ha evidenziato ancora una volta il dominio azzurro di questa stagione. L'addio del tecnico pare ormai certo, il ds Giuntoli potrebbe seguirlo a breve. Paradossi di una stagione trionfale, un ciclo appena nato che sembra già finito, come l'amore della famosissima canzone “Se telefonando”.

Il Milan ha ragione della Samp e ringrazia la giustizia sportiva, perché, ora, la qualificazione Champions è davvero a portata di mano. Tre punti di vantaggio sull'Atalanta che, domenica, sarà impegnata a San Siro contro l'Inter in un vero e proprio dentro/fuori. Certo, i rossoneri andranno a Torino contro la Juve, ma lo faranno con almeno due risultati su tre a disposizione, contro una squadra che ieri è apparsa svuotata.

Il Monza gode e si fa largo subito dietro le grandi storiche del nostro calcio. Un ottavo posto impronosticabile alla vigilia, ma che ora appare meritatissimo. Da difendere già domenica contro un Lecce che arriverà all'U-Power per cercare almeno un altro punto salvezza, dopo quello conquistato con lo Spezia.

Troppo semplice il pronostico della vigilia per la sfida del Via del Mare. Il classico pari della paura, con portieri quasi inoperosi e con il timore di perdere più grande della voglia di vincere: un grande classico dell'italico pensiero.

La Cremonese, infine, lascia la Serie A dopo appena una stagione. La partita con il Bologna poteva rappresentare un'enorme chance per rientrare in lotta, invece la fragorosa sconfitta ha spento qualsiasi tipo di speranza, lasciando spazio ai rimpianti di una squadra che ha avuto più di una chance per rimettersi in corsa, senza mai riuscire, però, a capitalizzarla.