Esclusiva - Criscitiello a Monza-News: "Un calcio che unisce, tra beneficenza, valori e futuro"
L'intervista esclusiva ai nostri microfoni del direttore di Sportitalia

‘L’iniziativa la stiamo facendo grazie a Luca Caldirola, che è di Seregno, conosce lo Sportitalia Village e apprezza il modus operandi della Folgore Caratese. Luca e il padre di Fily, durante l’inverno, ci avevano chiesto di poter ospitare un evento allo Sportitalia Village mettendo solamente a disposizione il centro sportivo, ma poi hanno capito che da parte nostra c’era l’entusiasmo e la voglia di accompagnarli facendo molto di più e creare un evento importante. Stiamo portando tanta gente come vip, calciatori, cantanti e giocatori della Kings League e adesso l’obiettivo è quello di vendere più biglietti possibili, per gli under 14 a 5 euro e per i grandi a 10 euro, fare un enorme ricavato e devolverlo all’associazione “Insieme per Fily” nella maniera più regolare e trasparente possibile’

All'interno dello Sportitalia Village è stata recentemente dedicata una piazza a Papa Francesco, con una targa commemorativa. Cosa rappresenta per te quel gesto?
‘La piazzetta dove poi sorgerà lo Stadio dello Sportitalia Village all’interno del centro sportivo sarà intitolata a Papa Francesco semplicemente perché è stato un Papa molto vicino allo sport e pensiamo sia giusto così'
La Serie A ha vissuto momenti di grande commozione dopo la scomparsa di Papa Francesco e del preparatore atletico del Lecce, Graziano Fiorita. Le polemiche sui rinvii delle partite hanno riacceso il dibattito: è arrivato il momento di ridurre la Serie A a 18 squadre?
‘Sulle scomparse, in questo caso di Papa Francesco e Graziano Fiorita ci possono sempre essere delle complicazioni sul calendario, ma non per questo – secondo me – si deve ridurre il numero delle squadre in Serie A e in Serie B. Andrebbe invece ridotto in Serie C e Serie D perché sono categorie importanti che molti tralasciano’
In Serie B rivedremo il “tuo” Avellino. Quanto è importante per il calcio italiano il ritorno degli irpini? E che futuro immagini per una piazza come quella della Sampdoria, precipitata in Serie C?
‘La Serie B è l’obiettivo minimo per una piazza storica come Avellino che fa sempre più di 15 mila spettatori allo stadio. Ci sono tante altre piazze come quella Irpina che meriterebbero almeno la Serie B, perché non è solo un danno per i club ma per i campionati stessi.
Parliamo di Monza: ti ha sorpreso la retrocessione della squadra di Galliani? Quali sono, secondo te, le cause principali di questo crollo?
‘Il Monza purtroppo è incappato in una stagione negativa, pessima dove c’è poco se non niente da salvare. Non credo che le responsabilità siano solo di Nesta ma della squadra, dei calciatori e della società. Credo inoltre che Piersilvio Berlusconi abbia sbagliato in piena stagione a dichiarare di volersi liberare del Monza perché quando fai capire che non sei interessato a questo tipo di business dirigenti, staff, giocatori e allenatori avvertono queste intenzioni e di conseguenza perdono l’entusiasmo. Io credo che tutto sia dovuto alla morte di Silvio Berlusconi, perché il progetto in fin dei conti era suo e di Adriano Galliani e con loro alla guida questo Monza avrebbe avuto un futuro. Perso un pezzo fondamentale come il Cavaliere ovviamente anche uno come Adriano Galliani si è ritrovato scoperto e impreparato anche a livello emotivo, visto che dopo il Monza non ha voluto fare più investimenti e ha incominciato a vendere tutti i giocatori’
Galliani ha promesso una pronta risalita. Credi davvero che il Monza possa tornare in Serie A nel breve termine?
‘Dipende, potrebbe mettendo soldi ed entusiasmo. E’ ovvio che se non mette ne l’uno ne l’altro non andrà in Serie A e credo che alla fine andrà proprio cosi. Il Sassuolo è salito subito perché la proprietà ci ha creduto, quindi se Fininvest crede nel Monza, Galliani riuscirà a riportare il Monza in Serie A, se invece conferma il disinteresse mostrato fino adesso il Monza non ritornerà in Serie A’
Antonio Scirtò
Lunedì torna Monza una città da Serie A
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