Stefano Boeri indagato: ecco la decisione sui progetti per Monza e quali sono
Nonostante le indagini a Milano, i progetti dello studio Boeri a Monza – dal Bosco orizzontale all’Arengario – andranno avanti senza ritardi

Un altro progetto chiave firmato Stefano Boeri è il bosco orizzontale di via Foscolo, approvato dal Consiglio comunale lo scorso 10 luglio. Sull’ex area Automonza sorgeranno due edifici di 11 e 8 piani, circondati da oltre 6.000 metri quadrati di verde, ispirati al celebre Bosco Verticale. Si tratta di un piano residenziale ambizioso, che punta a riqualificare un’area dismessa nel cuore della città, portando nuova vita e sostenibilità ambientale.
Anche in questo caso, il Comune ha assicurato che non sono previsti rallentamenti. Le tempistiche consentono fino a dieci anni per l’ottenimento dei permessi di costruzione e un anno per l’avvio dei lavori, anche se non è stata ancora fissata una data di inizio. In via Baradello, invece, la ristrutturazione green dei condomini Aler – con cappotto termico, fotovoltaico e spazi verdi integrati – dovrebbe concludersi entro dicembre 2025, con un impatto stimato di riduzione di 30 tonnellate di CO2 all’anno.
L’indagine sulla gestione urbanistica milanese, che ha coinvolto anche Boeri come indagato a piede libero, non ha dunque bloccato i progetti a Monza, come confermato più volte dalle istituzioni locali.

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