x

x

soldati militari carri armati

Il 22 maggio, alle 20, a Briosco, in via Marco Polo, si terrà un presidio davanti al campo base dell’evento. L’iniziativa, promossa da gruppi come il centro sociale Foa Boccaccio di Monza, intende esprimere un netto rifiuto alla militarizzazione del territorio. “Prove di guerra, non saremo spettatori”, recita il volantino diffuso sui social, che invita a “sabotare la guerra” e a impedire che la Brianza diventi scenario di esercitazioni militari. L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università aveva già espresso il proprio dissenso, denunciando il carattere dell’evento.

Proteste anche a Monza

soldati militari carri armati

Anche Monza, pur non ospitando direttamente le attività principali dell’Italian Raid Commando, si mobilita con una serie di iniziative. Il Comitato Monza per la pace ha organizzato per sabato 17 maggio, dalle 10, flash mob e volantinaggi in Arengario e largo Mazzini. Un secondo flash mob è previsto per sabato 24 maggio, mentre domenica 25 maggio si terranno manifestazioni itineranti nelle vie del centro, in concomitanza con la parata conclusiva dell’evento. Inoltre, già oggi, giovedì 15 maggio, alle 18, alla stazione di Monza si terrà un primo volantinaggio per sensibilizzare la cittadinanza.

Un segnale di resistenza

Le proteste, che si sono già diffuse sui social e ora si concretizzano in presidi e azioni dirette, riflettono la volontà di una parte della comunità di opporsi a un evento percepito come un’intrusione militare nel tessuto civile della Brianza. Con slogan come “Fermarla dipende anche da te”, i manifestanti chiedono un territorio libero da logiche di guerra, promuovendo una mobilitazione pacifica ma decisa per far sentire la propria voce.