Monza, musei e sicurezza: la riflessione del sindaco
Dopo l’accoltellamento di Milano, il sindaco Paolo Pilotto rilancia il ruolo della cultura, dei musei e degli spazi pubblici nell’educazione dei giovani e nella costruzione di una comunità più sicura

In giorni segnati dal clamore per il grave episodio di accoltellamento a Milano, la discussione sul disagio giovanile torna inevitabilmente al centro del dibattito pubblico. Parlarne, secondo il sindaco di Monza Paolo Pilotto, non può limitarsi alla semplice condanna dei fatti: richiede una riflessione seria sulle responsabilità educative che riguardano non solo le famiglie ma anche le istituzioni e i luoghi della comunità.
La cornice scelta dal primo cittadino per affrontare questo tema è stata la presentazione della mostra “Anselmo Bucci – Monza e il Novecento”, ospitata ai Musei Civici lo scorso 21 novembre. Un’occasione per tornare a ragionare su come l’arte e la cultura possano incidere sulla crescita e sul benessere delle nuove generazioni.
Per Pilotto, infatti, “pensare in grande” l’arte significa riconoscerne il valore educativo, la capacità di orientare, includere e creare legami sociali.
Cultura, comunità e spazi pubblici: il sindaco chiama alla responsabilità comune
Durante il suo intervento, Pilotto ha sottolineato l’importanza dei “luoghi di contenuto”: spazi che non sono né casa né lavoro – musei, scuole, palestre – ma che contribuiscono a formare identità e cittadinanza.
“La sicurezza è ovviamente un compito dell’amministrazione, svolto insieme a prefettura e forze dell’ordine”, ha detto il sindaco. “Ma è altrettanto fondamentale lavorare per costruire comunità. Investire milioni di euro in scuole, palestre e musei significa esattamente questo: creare ambienti che educano, includono e generano legami”.
Il caso dei Musei Civici di via Teodolinda è, per Pilotto, emblematico: un progetto di rinnovamento profondo che non riguarda solo gli spazi espositivi, ma il ruolo stesso del museo nella vita sociale della città. Non più semplice luogo di conservazione, ma uno spazio attivo, aperto, capace di riflettere le dinamiche contemporanee e di aiutare i giovani a orientarsi in un mondo sempre più complesso.
Il nuovo volto dei Musei Civici: accessibilità, innovazione e funzioni educative
I lavori iniziati nel 2023 – finanziati dal PNRR per 340 mila euro – hanno introdotto interventi strutturali e contenutistici volti ad abbattere le barriere fisiche, cognitive e sensoriali.
Tra le principali novità:
percorsi tattili per persone non vedenti,
modelli tridimensionali delle opere,
corsi per il personale sui temi della disabilità,
rampa a pendenza controllata,
nuovo sito web accessibile,
postazioni di esperienza virtuale multisensoriale,
materiali dedicati a visitatori con disabilità cognitive (pittogrammi, guida in linguaggio easy to read, comunicazione aumentativa).
Sono state inoltre attivate visite guidate specifiche per persone con Alzheimer, ipo/cecità, sordità o esigenze cognitive particolari.
Un lavoro che, come spiegato dal sindaco, rappresenta “un salto di qualità”, capace di trasformare il museo in un presidio educativo e sociale al pari degli altri spazi pubblici frequentati dai giovani.
“L’inclusione culturale – ha concluso Pilotto – è una chiave essenziale per aumentare la socialità, prevenire devianza e solitudine, e accompagnare la crescita della comunità. In momenti dolorosi come quelli vissuti, dobbiamo ricordare quanto la cultura possa contribuire a una città più giusta”.
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