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san fermo e san rustico
San Fermo e San Rustico

La Brianza non è solo fabbriche, colline e villette che si arrampicano fino ai piedi del Resegone. È anche un mosaico di chiese, campanili e feste patronali che da secoli raccontano la vita, le paure e la speranza di chi abita questa terra di confine fra Milano e il lago. Ogni paese ha il suo santo, ogni borgo la sua processione. Ma ci sono figure che, più di altre, continuano a unire la Brianza nel segno della devozione popolare.

Da Monza a Renate, passando per Albiate e Carate, cinque nomi ricorrono nei racconti e nei calendari: Ambrogio, Giovanni Battista, Gerardo, Mauro e Fermo. Santi diversi per epoca e destino, ma simili nel modo in cui incarnano la storia civile e spirituale di un territorio concreto, laborioso e ostinato.


Sant’Ambrogio, il vescovo che unì Milano e la Brianza

Difficile non partire da lui, patrono di Milano e padre morale di tutta la Lombardia. Sant’Ambrogio, vissuto nel IV secolo, rappresenta ancora oggi l’anima più solida della tradizione ambrosiana: quella fede concreta, più operosa che mistica, che in Brianza ha trovato terreno fertile.
Chiese e parrocchie a lui dedicate costellano il territorio: da Carate Brianza a Seveso, da Lentate a Besana. Il 7 dicembre, la sua festa, apre il periodo natalizio e scandisce l’anno religioso con la stessa precisione di un rito antico. Per molti brianzoli, Ambrogio è il simbolo di una fede che non si ostenta ma si pratica nel lavoro e nella comunità.


San Giovanni Battista, il cuore religioso di Monza

Patrono principale di Monza, San Giovanni Battista domina la scena con la sua basilica – il Duomo – che porta il suo nome. È il profeta che battezzò Gesù nel Giordano, ma per i monzesi è soprattutto un riferimento identitario.
Ogni giugno, la città celebra il santo con cerimonie, mercatini e rievocazioni storiche. È un momento che unisce fede e orgoglio civico: Monza, che da sempre guarda a Milano ma rivendica la propria autonomia, riconosce in San Giovanni un protettore saldo e familiare.


San Gerardo dei Tintori, il santo della carità operosa

Forse il più autenticamente “brianzolo” dei cinque. San Gerardo dei Tintori nacque a Monza nel XII secolo e, da laico, dedicò tutta la sua vita alla cura dei poveri e dei malati. Fondò un ospedale che ancora oggi porta il suo nome, e che è diventato una vera istituzione: il San Gerardo di Monza.
La sua figura rappresenta la solidarietà pratica, quella che si esprime più con le mani che con le parole. Ogni 6 giugno, durante la festa patronale, la statua del santo viene portata in processione fino al fiume Lambro, simbolo di purificazione e rinascita. Il suo volto, con il mantello e il cesto di pane e vino, è diventato un’icona della pietà civile monzese: la fede che cura, che costruisce, che serve.


San Mauro, il protettore dell’inverno

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San Mauro

La sua festa, il 15 gennaio, è una delle più sentite nelle campagne brianzole. San Mauro, discepolo di San Benedetto, è invocato da secoli contro il freddo, le malattie e la cattiva sorte.
A Renate e nei comuni circostanti, il giorno del santo si accendono ancora i falò e si benedice il pane, in una miscela di rito contadino e religione popolare. È il santo dei gesti semplici, quello che i nonni nominavano davanti al camino quando l’inverno sembrava non finire mai.


San Fermo e San Rustico, i martiri lombardi

san fermo e san rustico
San Fermo e San Rustico

Ad Albiate sorge uno dei santuari più antichi della Brianza, dedicato a San Fermo e San Rustico. Due martiri del III secolo la cui leggenda, a metà fra storia e devozione, è diventata un punto di riferimento per generazioni.
Ogni 9 agosto, la festa di San Fermo richiama ancora oggi centinaia di persone: messa, processione, bancarelle, musica. È una delle poche sagre che riesce a conservare il senso originario della parola “festa”: comunità, memoria e gratitudine.


La Brianza dei santi, tra fede e identità

In fondo, raccontare i santi della Brianza significa raccontare la Brianza stessa. Un territorio dove la spiritualità non è mai solo preghiera, ma gesto quotidiano: costruire, aiutare, proteggere.
Sant’Ambrogio incarna la misura e la disciplina; San Giovanni la dignità della città; San Gerardo la compassione concreta; San Mauro la pazienza della terra; San Fermo la fedeltà alle origini.

Volti diversi  che, insieme, formano il profilo spirituale di una terra che non ama i clamori ma non dimentica le proprie radici.
E forse, in un mondo distratto, la Brianza continua a pregare proprio come ha sempre fatto: in silenzio, ma con le mani al lavoro.