Prolungamento M5 Monza bloccato: ogni mese 6 milioni in più, cosa succede davvero?
Il prolungamento M5 verso Monza rischia nuovi ritardi: ogni mese costa 6 milioni in più. HQMonza chiede chiarezza al ministero.
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Il progetto del prolungamento M5 Monza sembrava ormai vicino al traguardo. Dopo il via libera del Comune di Milano allo spostamento dei fondi destinati alla M4 (406,5 milioni di euro) e all’ampliamento del deposito M1 (70 milioni), mancava soltanto la firma del Ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini.
Nonostante le rassicurazioni, però, da due mesi non arrivano aggiornamenti: i decreti non sono stati pubblicati e gli atti formali per i finanziamenti aggiuntivi – 100 milioni statali e 10 milioni regionali – risultano assenti.
Manca solo una firma o c’è altro?
HQMonza, l’associazione che da anni si batte per la metropolitana, si interroga: “Che cosa manca per far partire l’iter? Solo la firma del ministro o qualche complicazione burocratica imprevista?”.
Secondo indiscrezioni, i testi dei decreti sarebbero già pronti, ma senza la validazione ufficiale il progetto resta fermo. Una situazione che alimenta incertezza e rischia di minare la fiducia nella trasparenza che ha sempre contraddistinto questo percorso.
Costi del prolungamento M5: ogni mese 6 milioni in più
L’attesa non è solo un problema politico: ha conseguenze dirette sui costi.
Ogni mese di ulteriore ritardo nel prolungamento M5 si traduce in un incremento stimato di circa 6 milioni di euro, a causa dell’aumento delle materie prime, dei dazi e delle tensioni geopolitiche internazionali.
Una cifra che rischia di far lievitare enormemente il budget iniziale, con ricadute pesanti per il finanziamento complessivo.
HQMonza: serve chiarezza e trasparenza
Nella sua ultima nota ufficiale, HQMonza ribadisce l’importanza di mantenere il percorso trasparente: “Come cittadini, vorremmo essere aggiornati sulla situazione. La condivisione informativa è sempre stata una caratteristica positiva di questo progetto, che non va persa”.
La richiesta è semplice: chiarezza sui tempi, garanzie sui fondi e la certezza che il sogno della metropolitana lilla fino a Monza non rimanga bloccato nei meandri della burocrazia.