x

x

squadra
squadra

Capolavoro, è la parola che racchiude la perfetta serata del Monza al cospetto del Milan. 

Una partita nel segno e nel ricordo di Silvio Berlusconi, figura che unisce inevitabilmente la storia di entrambe le società.

“Dedico questa vittoria al nostro Presidente”, ha dichiarato Palladino subito dopo il match, da lassù probabilmente il numero 1 del Monza avrà sorriso, con quel suo fare guascone e soddisfatto di una squadra a cui mancava solo la vittoria contro i rossoneri nell’anno e mezzo in serie A. Una vittoria, a tratti sofferta, con quel grido in gola che è esploso definitivamente al gol di Colombo, un grido liberatorio e un abbraccio di gruppo tra squadra e tifosi, perché ancora una volta i ragazzi di Palladino hanno scritto la storia. Una storia scritta con inchiostro indelebile perché la prima volta non si scorda mai, un 4 a 2 perentorio figlio di idee, principi, carattere e tanto cuore. Vincere per convincere sempre di più, vincere per rispondere ai tanti che, soprattutto dopo le ultime prestazioni, avevano dichiarato la debacle del Monza senza soffermarsi a pensare, guardare la posizione in classifica e soprattutto senza realmente valutare il buon percorso dei biancorossi nell’attuale campionato. Una partita che ha regalato un’altalena di emozioni: il doppio vantaggio prima con Pessina e Mota, il pareggio del Milan e la chiusa definitiva con Bondo e Colombo. Quattro gol con un’unica sinfonia diretta da Raffaele Palladino che nella sua breve carriera ha già battuto tutte le big del calcio italiano. 

L'esclamazione del tecnico del Monza Palladino

Dobbiamo fare la partita perfetta”, questa l’esclamazione del tecnico campano in conferenza 24ore prima del match. Studiata, preparata e interpretata nei minimi dettagli.

Tutti i giocatori hanno dato prova di grande maturità e senso di appartenenza per una maglia che forse negli anni è sempre stata la seconda scelta della grandi del territorio, ma che oggi si impone prepotentemente nel cuore dei propri tifosi come un canto che alza il volume dei decibel e urla fiero: ”Forza Bagaj”. 

Prossima tappa a Salerno, altra partita decisiva per avvicinarsi sempre di più all’obiettivo biancorosso la  tanto desiderata salvezza matematica per poi costruire un altro entusiasmante anno in serie A, e non importa se cambieranno giocatori o allenatore, il DNA del Monza è già chiaro e scolpito tra le mura di Monzello, luogo dove i sogni sono diventati realtà nel nome di un Presidente che da lassù dopo la partita avrà esclamato: “Diavolo, MI CONSENTA questa gioia”.