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Congresso al San Gerardo: focus sulla malattia oligo-metastatica del colon-retto

L’evoluzione della medicina oncologica passa oggi attraverso la collaborazione di più specialisti e la condivisione di esperienze cliniche e chirurgiche. In particolare, le nuove strategie di cura richiedono approcci sempre più personalizzati, che tengano conto della complessità biologica dei tumori e della loro capacità di diffondersi in modo selettivo.
In questo contesto, la sinergia tra chirurghi, oncologi e radiologi rappresenta la chiave per migliorare la prognosi di patologie un tempo considerate infauste.

Ed è proprio per approfondire uno dei temi più delicati dell’oncologia moderna che a Monza si riuniranno alcuni dei massimi esperti internazionali.

San Gerardo di Monza e cancro del colon-retto: focus sulle metastasi epatiche e polmonari

Venerdì 24 ottobre, a partire dalle 9, la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza ospiterà il congresso Approccio multidisciplinare alla malattia oligo-metastatica da cancro del colon-retto: una patologia trasversale”, organizzato dal dottor Christian Cotsoglou, direttore della Struttura complessa di Chirurgia II.

Il cancro del colon-retto, nella sua forma oligo-metastatica, rappresenta un tema moderno di sempre maggiore riscontro – spiega Cotsoglou –. La decisione terapeutica “su misura” dipende da numerosi fattori, tra cui la sede delle lesioni e l’aggressività biologica.

Negli ultimi vent’anni, l’introduzione di terapie mirate e la possibilità di resezioni chirurgiche combinate hanno aumentato in modo significativo le prospettive di sopravvivenza. In particolare, nei pazienti con metastasi epatiche o polmonari, la sopravvivenza a cinque anni può raggiungere il 50% dopo un intervento curativo.

San Gerardo

Tumori del colon-retto in crescita nei giovani: l’importanza dell’approccio multidisciplinare

Secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica, ogni anno si registrano circa 50.000 nuovi casi di cancro del colon-retto in Italia, con un incremento preoccupante delle forme precoci, cioè sotto i 50 anni. Oltre un quinto dei pazienti presenta già metastasi epatiche al momento della diagnosi, ma solo il 20-25% è inizialmente operabile.

L’avvento dei “farmaci intelligenti” ha cambiato la storia naturale di questa malattia – sottolinea Cotsoglou –. Oggi possiamo ottenere un controllo sistemico e, in alcuni casi, una vera retro-stadiazione tumorale, che permette interventi più efficaci.

Il congresso riunirà chirurghi del fegato, del colon, del polmone e del trapianto, insieme a oncologi, radiologi e radioterapisti, in un confronto che riflette la realtà quotidiana del San Gerardo: un modello di collaborazione multidisciplinare al servizio della medicina personalizzata.

Qui il link dove scaricare la brochure dell'evento.