Piffer a 'Buongiorno Brianza' tra sicurezza, parcheggi e tanti altri temi caldi di Monza
Il consigliere comunale di 'Civicamente Monza' è intervenuto alla trasmissione di Monza-News

Ogni mattina la città si sveglia con MonzaNews, la voce che racconta ciò che accade sul territorio con tono brillante, informale e diretto. Dalle 7:30 la redazione guidata dal direttore Stefano Peduzzi, insieme a Ubi Cazzaniga, Riccardo Pozzi e tanti altri ospiti, commenta in diretta le principali notizie di attualità, cronaca, politica e sport di Monza e Brianza, con uno stile unico che unisce informazione e intrattenimento. Questa mattina con noi è stato ospite Paolo Piffer (consigliere comunale di ‘Civicamente Monza’) in diretta come ogni giorno su Facebook e YouTube.
Le parole di Paolo Piffer a ‘Buongiorno Brianza’
Perché Monza è povera di mezzi di comunicazione? Sono due i grandi motivi: per comunicare bene ci vogliono soldi e il territorio preferisce metterli da altre parti. Siamo generosi, ma gli imprenditori e i commercianti preferisce che le risorse vadano per il suo bisogno specifico. E poi, forse, perché i mezzi di comunicazione nascono per un bisogno e forse il nostro territorio non sta così male. Io vorrei che le cose si raccontino: a Roma ci sono 8-9 radio perché c'è questo bisogno e quindi c'è la risposta.
A me fa schifo la politica ma avverto che c'è bisogno del mio contributo. Se nella mia città la politica fosse migliore come il traffico, la sicurezza e altri ambiti, io mi farei il mio lavoro che è il più bello del mondo. Alcuni sono convinti che io goda a fare video arrabbiati, ma a me non piace affatto. Poi la racconto con passione ma ne farei a meno. Io sono un operaio della politica: nella mia famiglia abbiamo sempre parlato di politica, senza mai farla. Prima del 2012 non l'ho mai fatta, poi sono sceso in campo e ho capito che bisogna essere operai della politica. Invece ci si avvicina tutti filosofi della politica, ne discutiamo e così poi perdiamo di vista i punti importanti, come i rifiuti, la sicurezza, la visibilità che sono i motivi per cui i cittadini ci pagano.
Il problema sicurezza a Monza secondo Piffer
Io non credo nella graduatoria dei temi: tutti devono essere affrontati, insieme, come quando si costruisce una casa. La sicurezza non è mai stato il mio cavallo di battaglia. Ora persone che non hanno mai avuto paura, prima tornavano in bici ora preferiscono gli Uber - perché taxi non ce ne sono! - e preferiscono tornare a casa senza essere molestati.
Il problema parcheggi a Monza secondo Piffer
Il tema dei parcheggi è oggetto di decine e decine di messaggi, addirittura una lettera. Se Monza fosse una città dignitosa, le strisce blu sarebbero tollerabili. Se ci fossero bus sufficienti, le ciclabili e i marciapiedi dignitosi, allora tu lasceresti la macchina a casa o comunque accetteresti le strisce blu. Invece sembra essere solo una lezione di ambientalismo. La politica dovrebbe passeggiare sul territorio per capire i problemi. Finché non ti scontri col problema è difficile: certe cose non le percepisci fino in fondo se vivi a Cazzaniga con vista parco.
La questione case popolari a Monza
Io sollevo le questioni, presento emendamenti, laddove non ne vedo le necessità, ma facciamo che gli oneri di urbanizzazione vengono utilizzati per intervenire sull'edilizia comunale. Queste proposte vengono regolarmente bocciate. Il 10 ottobre è scaduto il bando, 30 nuclei troveranno una soluzione abitativa, ma 240 famiglie - di cui almeno un centinaio che hanno sfratti esecutivi - non sanno dove andare.
La Global Sumud Flotilla
A Monza questa cosa della Flotilla sono curiosità morbose: io ho partecipato a missioni umanitarie, sono stato in Africa, non ho nulla contro la Flotilla, ma aveva limiti importanti. Troppe volte mi è parsa autocelebrativa, ma la causa dev'essere sempre più importante dell'iniziativa.
I referendum
I monzesi vogliono qualcosa: chiediamoglielo, utilizziamo il referendum. Ma la verità è che la politica non vuole sondare in modo sincero gli umori della piazza. Fosse per loro non chiederebbero nulla ai cittadini, se non fossero sicuri della risposta, che dev'essere come la mia.
