L'ex compagna di Berlusconi racconta i retroscena della sua gelosia: 'Arrivai addirittura...'

L’ex compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, ha scelto i microfoni di “Maschio Selvaggio” su Rai Radio 2 per raccontare aspetti inediti della loro lunga storia sentimentale durata 15 anni. «Se potessi cancellare qualcosa della mia vita pubblica sceglierei la separazione con Silvio Berlusconi», ha dichiarato, come riportato dall'edizione napoletata del Corriere della Sera.

Ricordando quegli anni, Pascale ha ammesso: «Perché comunque 15 anni di relazione non si possono cancellare». E ancora: «Specie se conclusi in quel modo, con uno strappo». Napoletana, oggi 40enne, ha parlato apertamente di gelosia, rimpianti e momenti difficili vissuti accanto al fondatore di Forza Italia, ex premier, nonché presidente del Monza.

Gelosia, controlli e l’investigatore: i dettagli raccontati da Pascale

Francesca Pascale non ha nascosto di aver vissuto periodi di forte gelosia: «Gli controllavo il cellulare, lo spiavo per vedere se e chi gli scriveva». Ha raccontato anche un particolare molto personale: «Intravedevo la lucina di quando arrivavano i messaggi anche attraverso la tasca dei suoi pantaloni». Quella sensazione, dice, «era l’inferno», «un disastro» che la travolgeva ogni volta.

L’ex compagna del proprietario del club biancorosso nonché leader politico ha ricordato inoltre una frase che Berlusconi ripeteva spesso scherzando: «Oltre i mille chilometri non può considerarsi un tradimento». Pascale ha aggiunto: «Era abilissimo come comunicatore: davanti alle mie lamentele riusciva a far ricadere la colpa sempre su di me».

La gelosia l’aveva portata a pensare di farlo pedinare: «Una volta decisi di assumere un investigatore», ha svelato. Ma l’idea naufragò subito: «Va beh signora, non la posso più aiutare perché il Presidente del Consiglio non si può seguire come fosse una persona qualsiasi», si è sentita rispondere dal professionista contattato.