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Reduci dalla batosta di Trieste per fortuna il calendario ci consente di scendere subito in campo per riscattare il 3-1 di sabato. Al Brianteo arriva il Vicenza, nono in graduatoria a un solo punto dal Monza: contro i vicentini c'è da riscattare il pesante 3-0 dell’andata, subìto dopo una prestazione horror in cui Giacomelli, miglior marcatore dei vicentini con nove gol e vice capocannoniere del girone, è vero mattatore, a segno con una doppietta dopo che il bel gol di Arma aveva portato avanti i padroni di casa già al quarto d'ora di gioco. Fu una partita senza se e senza ma, il Monza perse a testa bassa e, un girone dopo, bisogna vedere la reazione sia di Trieste sia a quella infausta gara.



I Lanerossi vengono da un buon pareggio casalingo contro il Pordenone per 1-1; il primo tempo è molto equilibrato (tante emozioni sia da una parte che dall'altra), in cui il Vicenza coglie anche un palo. Secondo tempo povero di emozioni, ma ricco di gol: è il Pordenone a mettere la freccia su azione di calcio d'angolo, Candellone salta più in alto di tutti e porta in vantaggio gli ospiti; il forcing biancorosso che ne segue porta, un quarto d'ora dopo, al pareggio: punizione battuta a sorpresa per l'accorrente Giacomelli che regala un assist al bacio a Maistrello, chiamato da due passi solo a depositare la palla oltre la linea di porta. Pareggio tutto sommato giusto tra due squadre in salute.



Il mister degli ospiti è l'ex terzino Michele Serena, una stagione in biancorosso in prestito dalla Juventus, nel 1990/91 in cui è andato a segno due volte in ventiquattro apparizioni. Ha poi concluso un’ottima carriera vestendo le maglie di Sampdoria, Fiorentina, Atletico Madrid, Parma e Inter, prima di appendere gli scarpini al chiodo e dedicarsi alla panchina che lo ha visto l'anno scorso in forza alla FeralpiSalò, da cui rassegnò le dimissioni a campionato in corso con la squadra al quarto posto, e dal 27 dicembre di questa stagione al Vicenza, prendendo il posto di Colella.



Il Vicenza è la squadra più antica del Veneto essendo fondata nel lontano 1902, una storia caratterizzata da molta Serie B e Serie A fino agli anni Duemila, per l'IFFHS (la Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio) una delle migliori quindici formazioni italiane del XX secolo e fra i club italiani ad aver disputato più volte la Serie A (trenta volte di cui dal 1955 al 1975 disputata ininterrottamente).



Il miglior risultato dei berici è il secondo posto, raggiunto ben due volte: la prima nel 1910/11 (quando perse la finalissima nazionale contro la Pro Vercelli), la seconda nel 1977/78 che è anche il miglior risultato di sempre per una neopromossa in Serie A, conquistato grazie ai gol di Paolo Rossi. L'anno dopo quello storico risultato il Vicenza scese in B e, due anni dopo, in C1, in cui il Vicenza ebbe però il conforto della Coppa Italia di Serie C. Nel 1953 accadde invece l'evento che avrebbe cambiato per sempre la storia della società vicentina, la squadra venne acquistata dal colosso laniero Lanerossi che impresse il proprio marchio sul nome e sulle maglie del club, (la famosa R sul petto). In massima serie il Vicenza ci tornò nel 1996/97, anno in cui vinse la Coppa Italia contro il Napoli che gli permise, l'anno seguente, di disputare la Coppa delle Coppe venendo eliminata, dopo una cavalcata memorabile, solo in semifinale dal Chelsea poi vincitore.



Dal 2004 la società inizia a dare segnali preoccupanti, la squadra non riesce più a lottare per salire in Serie A e a seguito di un decennio passato mestamente in Serie B, nel 2013 il Vicenza retrocede in Serie C, tornando in cadetteria l'anno dopo, salvo poi tornare in terza serie nel 2017, il 2017/18 fu un anno difficile la squadra si salvò dalla retrocessione solo ai playout e la società dal fallimento grazie al patron della Diesel e del Bassano Virtus, Renzo Rosso, che accorpò Vicenza e Bassano Virtus dando vita all'attuale LR Vicenza Virtus, trasferendo i cartellini dei giocatori del Bassano alla nuova società.



Il primo precedente tra i biancorossi di Monza e di Vicenza è datato Serie B 1951/52 e si concluse 0-0 a Vicenza, mentre il primo incontro a Monza (sempre in quella stagione) finì con una vittoria monzese per 1-0 al vecchio Sada; il totale di tutti i match parla invece di 7 vittorie, 11 pareggi e 11 sconfitte; numerosi tra gli anni Settanta e Ottanta gli incroci tra le due compagini, ma è soprattutto dagli anni Novanta in poi che la tradizione vicentina ha la meglio.



Parola al campo dunque, la prima sconfitta del nuovo Monza è arrivata e ora vedremo se la squadra riuscirà a dare un segnale forte, il secondo e terzo posto rimangono comunque alla portata e c'è ancora il jolly Coppa Italia di Serie C da portare fino in fondo, quindi nulla è perduto, ma ogni cosa va conquistata col sacrificio e da qui a fine anno ogni partita sarà vera finale.



Dennis Galimberti