Le cinque curiosità sul GP di Monza che forse non conosci: dal cibo agli eroi della Formula 1
Dal cibo stellato alle storie di chi vive la Formula 1, passando per eventi e aneddoti storici

Cucina gourmet e pizza creativa al GP di Monza
Il weekend della Formula 1 è anche l’occasione per gustare eccellenze gastronomiche. Dal Saint Georges Premier al Circolino, passando per le pizze creative con ingredienti come gambero argentino e patata viola, fino all’Osteria Visconti con soli 18 coperti. Monza offre un ventaglio di sapori che va dallo stellato alle trattorie tipiche, rendendo il GP un viaggio anche nei piatti più raffinati.
Lo chef Lorenzo Sacchi e i menù per i capi di Stato
Classe 1988, una stella Michelin e una carriera costruita tra Milano, Londra e Barcellona: Lorenzo Sacchi è lo chef che quest’anno firma i menù della lounge istituzionale dell’Autodromo. «Offriremo agli ospiti d’onore un racconto autentico e contemporaneo dell’Italia del gusto» ha spiegato Sacchi, emozionato nel cucinare proprio dove da bambino seguiva le corse con il nonno.
Mario Isola, il volontario che guida la F1 con le gomme Pirelli
Da cacciatore di autografi fuori dai cancelli di Monza a direttore della divisione Motorsport di Pirelli: la storia di Mario Isola sembra un romanzo. Oggi guida oltre duecento persone che sviluppano gli pneumatici di Formula 1, ma continua a fare il volontario in ambulanza. «Per me i piloti erano poster in camera, ora sono colleghi e amici», ha raccontato, sottolineando la sua doppia vita tra paddock e solidarietà.
Un rifugio insolito durante la Seconda Guerra Mondiale
Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Autodromo di Monza non ospitò solo corse, ma divenne un rifugio per animali esotici provenienti dallo zoo di Milano, trasferiti lì per proteggerli dai bombardamenti. Successivamente, dal 1945, fu usato per immagazzinare residuati bellici. Riparato nel 1948, tornò alle gare, ma questo episodio sottolinea come il circuito sia stato parte della storia italiana oltre lo sport, intrecciando velocità e resilienza.
L’Autodromo di Monza, il “tempio della velocità” costruito in soli 110 giorni
Inaugurato nel 1922, l’Autodromo Nazionale di Monza è il terzo circuito permanente più antico al mondo dopo Brooklands e Indianapolis ed è un capolavoro di ingegneria e rapidità: fu costruito infatti in appena 110 giorni per celebrare il 25° anniversario dell'Automobile Club di Milano. Nonostante le modifiche successive, conserva il suo status di "Tempio della Velocità", con una lunghezza attuale di 5.793 metri e medie orarie da record.
