Altro cemento in arrivo: ecco il Comune che dice NO al consumo zero di suolo
Lissone boccia la mozione per il consumo zero di suolo: respinta la proposta di 1.300 cittadini. Si continuerà a costruire, nonostante le critiche dei comitati.
A Lissone, uno dei Comuni più cementificati d’Italia e il più cementificato della Brianza, si continuerà a costruire. Il consiglio comunale ha infatti bocciato la mozione con cui un gruppo di cittadini chiedeva di introdurre nel nuovo Piano di governo del territorio il principio del consumo di suolo zero.
Una richiesta sostenuta da oltre 1.300 firme, presentata nei mesi scorsi in municipio.
Perché la mozione è stata respinta
Il testo della petizione è stato discusso nell’ultima seduta del consiglio comunale. La minoranza ha votato a favore, ma la maggioranza ha espresso un voto contrario compatto, bloccando di fatto l’emendamento.
In aula è stata spiegata la motivazione politica della scelta: accogliere la proposta avrebbe impedito “persino la realizzazione di una rotonda”, rendendo impossibili interventi infrastrutturali minimi.
Cosa chiedevano i cittadini
Il Comitato promotore aveva chiesto “strumenti urbanistici in grado di garantire crescita zero nel consumo di suolo”, bloccando tutti i nuovi progetti destinati a utilizzare terreno agricolo, rurale o boschivo, indipendentemente dalle attuali destinazioni urbanistiche.
Stop anche ai meccanismi di compensazione e mitigazione, spesso usati per consentire nuove edificazioni: per i firmatari non devono essere approvati progetti che comportano consumo di suolo, nemmeno in presenza di interventi paralleli di recupero.
“Depavimentare, non costruire”: la replica dei comitati
La delusione dei cittadini e dei comitati è stata immediata.
Secondo il Comitato Suolo Libero, il principio del consumo zero non impedisce la realizzazione di servizi, purché a ogni nuova superficie impermeabilizzata corrisponda un’altrettanta superficie ripristinata a verde, così da mantenere un saldo pari a zero o positivo.
L’assessore Massimo Rossati, con deleghe ad Ambiente e Urbanistica, ha detto di apprezzare “il senso” della petizione. Ma, come osservano i comitati, respingere la proposta lascia aperta la possibilità che “nel poco spazio libero rimasto a Lissone possa crescere altro cemento”.
L’esempio di Monza

Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, Monza avvierà nei prossimi giorni un primo intervento pilota di depavimentazione: in via Molise, 200 metri quadrati di cemento verranno rimossi e sostituiti con piante e nuove superfici permeabili.
Un progetto promosso dal Comune insieme a Legambiente, con la partecipazione di cittadini e scolaresche.
Una serata dedicata al tema del suolo
Il tema verrà approfondito questa sera, giovedì 20 novembre, alle 21 a Concorezzo, in piazza della Pace.
Il professor Paolo Pileri, docente del Politecnico di Milano e tra i principali esperti italiani di consumo di suolo, terrà una conferenza dal titolo “Dalla parte del suolo – L’ecosistema invisibile”.
Un incontro dedicato all’analisi degli interventi “mangia verde” già realizzati e di quelli previsti sul territorio brianzolo nei prossimi anni.



