Pedemontana, scoppia la polemica a Lissone: “Criticità già gravi sull’aria”
Tra centraline mancanti, polveri e viabilità, la Pedemontana accende lo scontro tra il Comitato e il Comune di Lissone.

Dopo tre mesi di attesa, il Comune di Lissone ha risposto al Comitato per la Difesa del Territorio, che a giugno aveva espresso preoccupazioni per la qualità dell’aria nei cantieri della Pedemontana.
Secondo l’amministrazione, i lavori “non comportano ad oggi problemi ambientali e sanitari tali da necessitare di apposite ordinanze sindacali”. Sarà coinvolta ARPA Lombardia per valutare eventuali criticità future e decidere se adottare accorgimenti per il monitoraggio.
Replica del Comitato e centraline
Il Comitato per la Difesa del Territorio giudica la risposta “contraddittoria e deludente”, ritenendo insufficienti le misure adottate. Secondo i cittadini, le centraline già presenti a Lesmo e Cesano sono troppo lontane per rilevare l’impatto sui quartieri di Bareggia e Santa Margherita.
Il nodo centrale resta la richiesta di nuove centraline, soprattutto vicino a scuole e aree sensibili.
Caso Macherio e confronto con Lissone
A complicare la situazione c’è l’esempio del vicino Comune di Macherio, che ha ottenuto l’installazione di una centralina ARPA a poche centinaia di metri dal cantiere, vicino alla scuola Rodari.

Il Comitato si chiede perché la Regione Lombardia abbia autorizzato un monitoraggio a Macherio, mentre a Lissone si attenda che “sopraggiungano criticità”. “Le criticità ci sono già – affermano – basta guardare la polvere su strade, balconi e davanzali”.
Osservatorio ambientale e controlli
Il Comune ricorda che è attivo l’Osservatorio Ambientale, istituito in base alla delibera CIPES n. 97 del 2009, con il compito di monitorare i cantieri e il piano ambientale. Sul fronte viabilità, la Polizia Locale è stata incaricata di verificare il rispetto delle norme da parte delle maestranze di Webuild.
È stata inoltre annunciata una collaborazione con il Comune di Macherio per aumentare i controlli.
Timori dei cittadini e polvere nei cantieri
Il Comitato insiste: “Le criticità ci sono già e saranno maggiori. Il compito del Comune è percepire per tempo il rischio ambientale e agire subito”. I cittadini denunciano camion carichi senza copertura e temono un “disastro ambientale di proporzioni enormi” se non verranno adottati controlli più severi.