'Mi sento sequestrato': la disavventura di un papà nel giorno della partita del Monza
Dal quartiere di Cederna il racconto di Davide ai colleghi di MonzaToday: costretto a un percorso impossibile per fare la spesa quando giocano i biancorossi
In città non mancano situazioni in grado di mettere alla prova la quotidianità delle persone. C’è chi deve incastrare lavoro, famiglia, impegni ed esigenze domestiche con una precisione quasi militare. Quando l’equilibrio funziona, tutto scorre. Quando salta anche un dettaglio, la routine può trasformarsi in un percorso a ostacoli. A volte basta voler semplicemente riempire il frigorifero.
E a volte, in un determinato quartiere, basta che si giochi una partita del Monza per rendere complicato anche ciò che dovrebbe essere banale. Non per questioni economiche, non per scelta, ma per regole e percorsi obbligati. Una situazione che torna ciclicamente nel dibattito cittadino, come accaduto già ad inizio ottobre.
Residenti e Monza: il problema della viabilità nei giorni di gara
Questa volta la storia arriva dal quartiere di Cederna, dove un residente, Davide, ha raccontato ai colleghi di MonzaToday la difficoltà vissuta nel tentativo di raggiungere l’Iper durante la partita del Monza allo U-Power Stadium. “Come ogni volta che gioca il Monza in casa. E io sono un tifoso e allo stadio a vedere il Monza ci vado”, spiega ai colleghi della testata locale.
Il match vinto contro lo Spezia, disputato alle 17.15, ha comportato chiusure e divieti già dalle 13.15 fino al completamento del deflusso. Davide è uscito di casa alle 18.40, ma ciò che doveva essere un normale tragitto si è trasformato in un labirinto. “In uscita da via Zuccoli, la pattuglia mi ha dirottato all'incrocio tra via Modigliani e via della Guerrina assicurandomi che il varco era aperto. Ma quando sono arrivato il varco era chiuso e quindi sono stato dirottato verso viale Libertà, per poi immettermi in via Stucchi”, racconta.
A pochi metri dall’obiettivo, arriva l’ennesimo stop. “Mi è stato detto di fare il giro da Concorezzo e di tornare indietro alla grande rotonda per dirigermi poi verso il supermercato. Ho fatto tutto il giro che mi è stato detto e poi quando sono arrivato a quella rotonda la strada era chiusa”. Alla fine la risposta ricevuta è stata secca: “Mi è stato riferito che all’Iper non si poteva accedere e se dovevo andare a fare la spesa avrei dovuto scegliere un altro supermercato”.
Sicurezza e residenti: “Sembra di essere sotto sequestro”
Il disagio non riguarda il tifo, ma l’organizzazione dell’area. “Il problema non è la partita del Monza o i tifosi, ma l’organizzazione della viabilità e quello che definisce uno ‘eccesso di zelo di sicurezza’ per una partita di serie B”, riporta ancora MonzaToday dalle parole di Davide. L’uomo - così come avevano già denunciato i commercianti - sottolinea come, nonostante il calo di affluenza rispetto alla Serie A, le misure non siano cambiate: “È tutto come l’anno scorso, quando il Monza giocava in serie A. Eppure adesso le partite non hanno lo stesso richiamo di tifosi. Ieri lo stadio era vuoto per quasi due terzi, solo 407 tifosi della squadra avversaria. Ma c’erano le misure di sicurezza come se fosse la finale della Champions”.
Il tema era stato sollevato già in Consulta un anno fa, con i residenti che avevano chiesto pass per poter circolare nei giorni di gara. Davide ribadisce: “Quando il Monza gioca in casa noi siamo sequestrati. I pass che avevamo chiesto ormai un anno fa non si vedono ancora”.
La proposta è chiara e ribadita ancora una volta: “Rivedere protocolli e ordinanze alla luce delle situazioni concrete. Almeno dateci i pass”. E alla comparazione con San Siro risponde con fermezza: “È patetico paragonare uno stadio che fa sold out con 80.000 persone col nostro che se va bene ha 8000 tifosi: è come paragonare un'aquila con un moscerino”.




