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La comunità infermieristica è inquieta a causa delle recenti decisioni prese dal Governo in materia di pensioni, in particolare per quanto riguarda il ricalcolo delle pensioni retributive contenuto nella manovra finanziaria. Questo ha portato il sindacato NurSind, rappresentante degli infermieri, a dichiarare uno stato di agitazione a livello nazionale

Questa preoccupazione coinvolge direttamente anche il territorio di Monza e della Brianza, dove gli infermieri potrebbero valutare la possibilità di manifestare pubblicamente, persino aderendo a uno sciopero generale, se non verrà raggiunto un accordo tempestivo con il Ministero del Lavoro. 

Il sindacato NurSind ha manifestato le proprie preoccupazioni riguardo al ricalcolo delle pensioni retributive previsto nella manovra finanziaria, sottolineando che ciò avrà gravi impatti sugli infermieri. Il ricalcolo delle pensioni comporterebbe, in termini pratici, una riduzione annuale di 6.000 euro lordi per un infermiere assunto nel 1992

Donato Cosi, segretario territoriale del NurSind e membro della direzione nazionale del sindacato, ha dichiarato che il tentativo da parte del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, non è sufficiente per rassicurare la categoria. Le cifre proposte sono considerate inaccettabili, e il cambiamento improvviso del regime previdenziale non darebbe neanche il tempo di elaborare una strategia di uscita. 

Inoltre, cresce il rischio che almeno 13.000 infermieri facciano richiesta di prepensionamento, creando ulteriori problemi dovuti alla carenza di personale infermieristico. Il sindacato denuncia anche la mancanza di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti, rendendo sempre più probabile il passaggio da uno stato di agitazione a uno sciopero.