Monza, quanti milioni in fumo? Ecco il peso nei conti della famiglia Berlusconi
Il club brianzolo è costato oltre 300 milioni in sei anni: il bilancio Fininvest segna la fine di un’epoca per la famiglia Berlusconi

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la Fininvest ha vissuto nel 2024 un anno di svolta. Con il bilancio firmato da Marina Berlusconi è stato sancito il definitivo stop al calcio dopo quasi quarant’anni di investimenti. In particolare, il Monza è costato oltre 300 milioni in sei anni, con una svalutazione da 121 milioni di euro nel bilancio 2024.
Il confronto con il Milan è impietoso: i rossoneri hanno inciso per circa un miliardo in trent’anni, ma portando a casa 29 trofei, tra cui otto scudetti e cinque Champions League. Il club brianzolo, invece, ha raggiunto come massimo risultato la storica promozione in Serie A, ma con perdite considerevoli. La cessione agli americani di Beckett Layne Ventures, vicina alla chiusura, rappresenta un punto di svolta per la galassia finanziaria del Biscione.
Mediolanum, dividendi e famiglia Berlusconi
Il vero motore economico della Fininvest è infatti un altro: i dividendi. Sempre il Corriere della Sera spiega come oltre il 66% dei proventi arrivi da Banca Mediolanum, pari a 427 milioni negli ultimi tre anni. È questa la base solida su cui poggiano i conti della holding e che ha garantito stabilità e liquidità alla famiglia Berlusconi.
Un dato che assume ulteriore rilevanza se confrontato con i costi del Monza, paragonati ironicamente nei corridoi interni al rapporto tra le spese di Adriano Galliani e i guadagni di Doris: «Galliani spende quel che Doris guadagna». La sensazione è che con la vendita del club brianzolo si respiri un clima di maggiore pragmatismo e di libertà economica, indirizzando risorse verso business più redditizi come tv, editoria e investimenti finanziari.
