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Monza e Ferrari sono un connubio indissolubile, che dura ormai 90 anni! Monza non sarebbe la stessa senza la Ferrari, e la Ferrari non sarebbe il mito che è ora senza Monza. A conferma di questo legame strettissimo vi è l’incredibile coincidenza che porterà questo week end la Ferrari  a festeggiare i 90 anni dalla nascita della scuderia e l’Autodromo di Monza che festeggerà i novanta Gran Premi d’Italia.

La festa, come sappiamo, è organizzata per mercoledì pomeriggio in Piazza Duomo a Milano: inizierà alle 16.30 e si concluderà alle ore 20.00 e coinvolgerà tutti i protagonisti dei primi 90 anni della scuderia Ferrari, piloti e manager che hanno permesso alla Rossa di divenire il mito dell’Automobile. Campionissimi e non solo, per arrivare fino alle giovani speranze della Ferrari Academy.

Cosa rende speciale il legame tra la rossa di Maranello e la pista di Monza? Gare epiche, vittorie incredibili, ben 19 in Brianza, ma anche drammatici eventi come la morte di Alberto Ascari nel 1955, che in precedenza vinse due volte con il cavallino rampante a Monza, nel 1952 e nel 1953. Poi venne il turno di Phil Hill con la Ferrari 246 a vincere per due anni consecutivi, all’inizio degli anni sessanta: nel 1960 e nel 1961, quest’ultima fu una amara vittoria perché in quell’occasione ci fu l’uscita di Wolfgang Von Trips in Parabolica dove morì lui e 15 spettatori. Sempre in quel decennio vinsero pure John Surtees (1964) e Ludovico Scarfiotti (1966), ultima vittoria di un pilota italiano nel Gran Premio di Monza. Negli anni 70 ci pensò Clay Regazzoni a portare sul gradino più alto del podio la Rossa, prima nel 1970 e poi nel 1975, mentre nel 1979 ci pensò Jody Scheckter a vincere davanti a Gilles Villeneuve, aggiudicandosi il titolo mondiale.

Negli anni ottanta la Ferrari è riuscita a vincere una sola volta, inaspettata, con Gerhard Berger nel 1988, dopo che Ayrton Senna uscì in prima variante a seguito del contatto con il pilota della Williams Jean Louis Schlesser, durante una fase di doppiaggio. In quell’occasione salirono sui primi due gradini del podio Gerhard Berger e Michele Alboreto, ad appena un mese dalla scomparsa di Enzo Ferrari.

Tra gli anni novanta e duemila c’è l’epopea di Michael Schumacher, capace di vincere ben cinque edizioni. Nel mezzo ci sono anche due vittorie di Rubens Barrichello (2002 e 2004) e poi l’ultima vittoria della Rossa con alla guida Fernando Alonso, nel 2010.

Sono ormai quasi dieci anni che la Ferrari non vince il Gran Premio d’Italia, è uno dei digiuni più lunghi che ci siano mai stati. Ci hanno provato a far tornare la rossa sul gradino più alto del podio Vettel e Raikkonen, negli ultimi anni, senza però riuscirci. Sarà il 2019 l’anno buono? Leclerc ha dimostrato di saper andare forte nei circuiti veloci, Vettel in Brianza ha già vinto tre volte, una con la Toro Rosso (motorizzata Ferrari) e due volte con la Red Bull.