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Uno stoico Monza, ridotto ai minimi termini e rimasto in dieci al 42’ del primo tempo, è riuscito a passare il terzo turno di Coppa Italia: a Lignano è finita 4-1 a favore dei brianzoli dopo i calci di rigore, in cui Sommariva ha respinto i tentativi di Stefani e di Camporese. Sarà la squadra di Cristian Brocchi, dunque, il 25 novembre ad affrontare in trasferta la vincente di Crotone-Spal, in campo domani.

Più Monza che Pordenone nella fase iniziale del primo tempo. Nonostante la squadra di Brocchi sia venuta in Friuli in formazione largamente rimaneggiata (13 i calciatori non convocati) è riuscita comunque a palleggiare e a proporre un calcio propositivo: D’Errico, schierato con Machin a ridosso dell’unica punta Colferai, si muoveva bene tra la linee e offriva sempre una soluzione al compagno. Proprio quest’ultimo, capitano, ha chiamato al primo intervento l'ex di turno Bindi; al 6’ il portiere neroverde ha respinto il tiro, ripetendosi tre minuti più tardi su Colpani. La superiorità del Monza si è nuovamente concretizzata al 13’ e sempre con Colpani: l’azzurrino ha centrato il palo a Bindi battuto. Ha faticato a venire fuori il Pordenone, capace di alzare l'intensità solo ad inizio ripresa, dopo che il Monza è rimasto in 10 (al 42’) del primo tempo in seguito all’espulsione per doppio “giallo” di Colferai. Con gli ingressi prima di Scavone, di Falasco e di Ciurria i Ramarri si sono proposti con più efficacia dalle parti di Sommariva: Scavone ha chiamato due volte alla deviazione il portiere del Monza, che ha sporcato poi i guanti su Musiolik e Ciurria; molto dubbio poi in un fallo di mani di capitan D'Errico in area, non sanzionato dal direttore di gara. Nei supplementari poco pathos, una mezzora in cui solo Falasco si è reso pericoloso dalle parti di Sommariva.

E proprio nella cosiddetta lotteria dei rigori il 23enne del Monza si è rivelato decisivo. Ha respinto i due tentativi di Stefani e Camporese, lanciando la sua squadra verso il successo: D’Errico prima e Frattesi poi hanno segnato il 2-0 a spingere il passaggio del turno verso i binari monzesi; a niente è valso il centro di Scavone. Bellusci e Barillà hanno firmato gli ultimi due penalty, eliminando il Pordenone dalla Coppa Italia, dando il via ai festeggiamenti biancorossi.

Un passaggio di turno che profuma quindi d'impresa, visti i nebulosi presupposti della vigilia con i numerosi insidisponibili ed un ampio rifornimento dalla fucina della Primavera; aggiungiamo poi le peripezie in corsa con un andamento di gara che ha visto, per la seconda partita consecutiva, l'inferiorità numerica in finale di primo tempo. Sul piano tattico da sottolineare l'utilizzo di un quasi inedito Albero di Natale (4-3-2-1) e le posizioni iniziali di Rigoni e Barilla', sulla linea dei quattro difensori. Se per il calabrese non si tratta di una novità assoluta (prima volta però in Brianza) la mansione di terzino sinistro, per il mediano veneto, rispolverato dalla naftalina dopo la cessione vicina a fine mercato e l'assenza forzata dovuta dal Covid-19, ricoprire l'out destro basso, come terzino, non era un compito così scontatamente facile, nonostante l'enorme esperienza dell'atleta scledense. Che dire poi del ligure Sommariva (uno dei più 'longevi' in roster), alla terza consecutiva da titolare (nelle ultime due stagioni solo 9 gettoni in Coppa di C ed uno in C), che è stato decisivo sia nei 120 minuti che nella lotteria dei penalty ove, con enorme freddezza, ha condotto i Bagaj al passaggio del turno; senza dimenticare la precisione del poker di rigoristi biancorossi arruolati, tutti a segno. Da rimarcare la buona fase difensiva, con la squadra che in non possesso, nonostante l'uomo in meno per più di 75 minuti, non ha quasi mai dato l'impressione di andare notevolmente in crisi, concedendo il giusto e plausibile numero di chance ai neroverdi friulani.

Una vittoria stoica, che permette al Monza di tornare al Quarto Turno (ultima volta nel 58/59) di Coppa Italia (Quarti di finale il miglior piazzamento monzese nel 38/39) dopo tantissimi anni, e può essere un buon viatico per il prosieguo della stagione in Campionato, iniziato in modo balbettante a livello di risultati. Una indiscutibile iniezione di fiducia che può modificare l'inerzia di questa prima parte di stagione ed offrire, chissà, una svolta e maggiore fiducia mentale per le prossime impegnative uscite.

FOTO BUZZI