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Vita difficile, per gli allenatori “obbligati” a vincere. Brocchi sfoglia la margherita del “vinco? non vinco?” e pesca sempre il petalo sbagliato. Notti insonni per il mister, immaginiamo. Il Monza stenta a decollare e giù critiche, anche feroci, le solite critiche dei cosiddetti “loggionisti”, quelli che trovano sempre da ridire su tutto. “Brocchi incapace”, “Brocchi raccomandato”, tanto per citare le critiche più soft. Tutto fa brodo, in questo mondo di ladri, pardon… di allenatori da bar Mario. Come? Sono troppo di parte? Pensatela come meglio credete.

https://www.youtube.com/watch?v=cbBb6ANvcL8&t=2s


Oggi voglio fare un parallelo tra il Monza di Christian Brocchi e il primo Milan di Arrigo Sacchi, stagione 1987/88, la terza della presidenza Fininvest (guarda te che coincidenza…), chissà che non sia di buon auspicio.
Estate 1987: Berlusconi si è innamorato  calcisticamente del tecnico di Fusignano il giorno in cui il suo Parma ha espugnato San Siro in Coppa Italia. Milan 0 Parma 1. “Arrigo…chi?” si chiede il popolo rossonero, che prima di Sacchi ha visto transitare dalla panchina rossonera gente come Fabio Capello e Nils Liedholm. Robetta, insomma …
Niente da fare, il Cavaliere vuole proprio Sacchi come mister e gli confeziona una squadra da competizione: Ancelotti, Gullit, Van Basten, oltre ai Donadoni, i Baresi, i Maldini, i Virdis, i Tassotti.
Sacchi si porta dal Parma Mussi e Bianchi, e negli schemi di allenamento raccomanda a un certo Franco Baresi di ispirarsi a loro (…)
Pronti via. Si parte con l’ex Coppa Uefa. Sporting Gijòn-Milan 1-0. Quattro giorni dopo, seconda  giornata di campionato, la Fiorentina di Roberto Baggio sbanca il “Meazza”: 2-0 e piovono le prime critiche sul “pelato” romagnolo. Ed è solo l’inizio: i rossoneri vengono eliminati dalla Coppa Uefa dall’Espanol (avessi detto…) ai sedicesimi di finale. 0-2 a Lecce, campo neutro, nella gara di andata, 0-0 al ritorno in Spagna.
Berlusconi non fa una piega, e Sacchi resta sulla panchina del Milan a dispetto di tutti i santi, tranne che di San…Silvio. In campionato la squadra rossonera non riesce a decollare, e anche la pazienza del Cavaliere sembra ormai agli sgoccioli, suo malgrado. Decisiva, a detta di tutti, la trasferta di Verona: 25 ottobre 1987. Prima della gara con gli scaligeri, Berlusconi si reca negli spogliatoi e parla coi suoi “ragassi” guardandoli in faccia, uno per uno. Il Milan vince per 1-0 grazie a un gol di Virdis nel primo tempo, e per Sacchi più che la “fatal Verona” è il momento della svolta. Sappiamo bene come andò a finire quella stagione e, soprattutto, le due successive...
Morale della favola: vogliamo aspettare ancora qualche settimana, prima di emettere delle facili sentenze?

Gianni Santoro