Il punto di Stefano Peduzzi - Perchè tutti vogliono Cristian Brocchi?

E' un po' come il prezzemolo: in questi giorni Cristian Brocchi lo trovi dappertutto. Il tecnico del Monza parla di nuove regole sulla Gazzetta dello Sport, fa l'ospitata a Sportitalia, Sky, Telelombardia, Binario Sport, parla con Firenzeviola, interviene sulla chat di HellasVerona, nelle dirette Instagram con l'amico Bobo Vieri, con i giornalisti Nicolò Schira, Mauro Suma, eccetera eccetera.

Perchè è ovunque? Semplice. Perchè Cristian (nella foto con la sua nonna, la sua prima tifosa) ha sempre dato l'anima ovunque abbia giocato. Intendiamoci, non era un fenomeno tecnicamente, ma è arrivato a vincere le Champions League grazie all'impegno e al sudore. E poi, cosa non da poco, si è fatto volere bene ovunque: dal Milan alla Lazio, da Verona fino a Firenze. Gli volevano bene da giocatore, gli vogliono bene ora i suoi ragazzi come mister: andate a risentirvi le parole dei suoi giocatori e capirete perchè è stato bravo a gestire un gruppo così ampio come quello attuale. E non era assolutamente facile.

Magari, se un domani scriverà un libro, probabilmente lo intitolerà 'Non chiamatemi lecchino', una delle sue frasi ripetute in questi giorni in alcune interviste. Perchè, purtroppo per lui, in giro si porterà sempre l'etichetta tanto odiata di 'cocco' di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Ma si sa, nel calcio come nella vita, certe definizioni ti rimangono attaccate. Fortuna sua, Brocchi ha le spalle larghe. Perchè è bravo in panchina, ma anche nella comunicazione e a comunicare: "Ma voi pensate davvero che Berlusconi e Galliani darebbero in mano una squadra ad un allenatore soltanto perchè gli è simpatico o per altri motivi?". Basterebbe questa frase per spegnere certe dicerie, ma no, non basta.

Ecco, a Monza, forse, non lo stanno ancora apprezzando del tutto nonostante un campionato praticamente perfetto, un gioco spesso da squadra con una mentalità offensiva e qualche idea innovativa. Non sto qui a ripetere come anche lui abbia sbagliato qualche atteggiamento nei confronti di una parte del pubblico e non sto qui a ripetere che sia il caso di voltare pagina: chi vuole bene del Monza sa da quale parte si dovrebbe remare. Lo capiranno forse tra qualche mese, tra qualche anno, o forse mai, ma va bene così.

Il Monza va avanti, cresce e ha obiettivi ambiziosi con questo allenatore che farà sempre parlare di sè e che tutti quanti chiedono di avere nelle proprie trasmissioni.

Ci vediamo lunedì a Binario Sport con un uomo che conosce molto bene Cristian Brocchi