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Il tecnico del Parma Giuseppe Iachini ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, manifestando grosse speranze per il prosieguo stagionale della società ducale:

"Ho spesso ribaltato situazioni complicate, partendo dal basso e valorizzando calciatori. Cercherò di farlo anche qui col lavoro, unica medicina che conosco. Se riusciamo ad andare in A quest’anno bene, anche se la squadra era vicina ai play-out. Ci proviamo. Sto trasmettendo alla squadra il mio pensiero: atteggiamento, mentalità, organizzazione, prendere in mano le partite. Un passo alla volta e vediamo dove arriviamo. Cercheremo di raggiungere i play-off e giocarcela".

"Quando vengo chiamato cerco di raggiungere gli obiettivi della società. Partite dall’inizio è meglio,, ma ho raggiunto ottimi risultati da subentrante: è più difficile, ma mi piace. Situazione simile a quando subentrai alla Samp? Ci sta, però lì c’era subito una sosta e ora ci sono state tre gare in sette giorni. Anche in quel caso si veniva da una retrocessione, la demoralizzazione era normale. Sono contento di ciò che ho trovato a Parma: persone, tifosi. Mi dispiace per Maresca che ho allenato per tre anni e farà carriera. Alcuni giocatori erano un po’ abbacchiati per i risultati, ho dato loro organizzazione e atteggiamento diversi".

"Ho trovato una B molto qualitativa. Una volta c’erano 3-4 favorite, adesso 8-9: sarà più difficile. Scordiamoci di essere il Parma, ci vuole umiltà e i miei giocatori lo sanno. Buffon, come Danilo, Schiattarella, Vazquez e Inglese sta dando una grande mano ai più giovani. Gigi ha capito subito, si allena come un ragazzino: è il primo a tirare il gruppo. Abbiamo giocato sia a 4 che a 3 per trovare l’abito migliore, ora stiamo prendendo elementi con cui si possono fare entrambe le cosa. C’è il Covid, ci sono più infrasettimanali e quindi la rosa deve essere più ricca. Anche in attacco faremo qualcosa, sono fiducioso". 

"Per vincere serve la miglior difesa e uno dei migliori attacchi, bisogna essere organizzati e pronti alle difficoltà del campionato. Tutto va di pari passo, le mie squadre hanno battuto record e lanciato capocannonieri. Ora siamo distanti dalla zone promozione, ma ci proveremo: vedrete cosa importanti da questa squadra. Abbiamo ottenuto 6 punti ma ce ne manca qualcuno. Fermarsi è stato un peccato perché stavamo crescendo. Le vacanze sono rischiosa, qualcuno potrebbe aver staccato la spina. Voglio vedere come reagisce la squadra ai carichi di questi giorni".

L’entusiasmo di Krause mi ricorda Rozzi, il calcio si è globalizzato e oggi ci sono gli americani. Ho già conosciuto una grande persona come Commisso. Il loro avvento è segno dei tempi".