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La Formula 1 tornerà ad accendere i motori tra un paio di settimane, dopo essere stata obbligatoriamente ferma per quattro mesi. Dallo scorso Novembre Liberty Media, proprietaria della Formula Uno, si è resa protagonista di campagne volte alla riduzione delle emissioni nell’atmosfera, con l’obiettivo di arrivare ad un impatto “0 emissioni” entro il 2030.
La Formula 1 da molta importanza anche alla difesa delle diversità, alla tolleranza e condanna il razzismo. Per questo motivo, dopo mesi di sofferenza dovuti al COVID-19 e ai fatti di cronaca che denunciano quanto si debba ancora fare per debellare il razzismo, la massima formula ha deciso di dare il suo contributo con una iniziativa denominata #WeRaceAsOne, a sostegno del movimento creato dalla FIA la scorsa settimana dal nome #PurposeDriven. Questo movimento punta a sfruttare la visibilità di uno degli sport più famosi al mondo, per sensibilizzare l’opinione pubblica, aiutare comunità, ringraziare quanti si prodigano nell’aiutare le popolazioni mondiali a superare momenti difficoltà, come avvenuto in occasione del COVID-19.
Già in Austria si potranno vedere le monoposto di Formula Uno, a partire dalla Ferrari, con le strisce arcobaleno, simbolo universalmente riconosciuto come immagine di pace, di aiuto e di tolleranza.


Queste le parole di Chase Carey, durante la presentazione dell’iniziativa:
“La prima gara in Austria all'inizio di Luglio sarà un grande momento per il nostro sport, dopo quasi quattro mesi di assenza con le vetture completamente ferme. Questa ripartenza sarà un momento importante per il mondo della Formula 1, ma anche un momento per dare rilevanza ai problemi che sono più grandi di qualsiasi sport o paese. L'iniziativa #WeRaceAsOne che abbiamo lanciato oggi, a supporto del movimento #PurposeDriven lanciato dalla FIA la scorsa settimana, è il nostro modo di dire grazie per il coraggio e l'unità che tutti in tutto il mondo hanno dimostrato durante questo periodo, che non ha precedenti. Sarà anche una piattaforma per la Formula 1 per unirsi, confrontarsi e raggiungere risultati contro le questioni più importanti che ci si presentano come sport a livello mondiale. Ecco perché alla nostra prima gara in Austria la Formula 1 sarà unita per dire ad alta voce e chiaramente che il razzismo deve finire. Mostreremo il nostro pieno sostegno nella lotta alla disuguaglianza durante il fine settimana e vogliamo accelerare i nostri sforzi per rendere la Formula 1 più varia ed inclusiva. Come sport globale dobbiamo rappresentare le diversità e le preoccupazioni sociali dei nostri fan, ma dobbiamo anche ascoltare di più e capire cosa deve essere fatto e andare avanti con la sensibilizzazione".

Queste invece le parole di Jean Todt, Presidente della FIA:
“Il "New Deal" che proponiamo con gli sport motoristici nel contesto della pandemia di COVID-19 vuole porre le basi per un futuro sostenibile per la Formula 1 e le altre discipline. Include nuove regole per ridurre i costi e iniziative per aumentare la popolarità e l'accessibilità dello sport automobilistico. È importante sottolineare che deve anche sfruttare il contributo positivo che lo sport automobilistico dà alla società, coprendo tutti i settori: da salute, sicurezza, economia, ambiente, istruzione, inclusione e diversità. Questa è l'intenzione del #PurposeDriven Movement , che abbiamo lanciato giovedì scorso, mentre sono molto lieto di dare il benvenuto a #WeRaceAsOne, iniziativa che amplifica questo sforzo collettivo. Con la Formula 1, ci siamo già impegnati per i prossimi anni per aiutare a proteggere l'ambiente con, ad esempio, i motori ibridi e la firma del quadro d'azione alle Nazioni Unite, per gli sport a favore del clima. La FIA è guidata da Principi Fondamentali inseriti nei suoi statuti, compresa la lotta contro qualsiasi forma di discriminazione, in particolare a causa del colore della pelle, di genere, di religione, di origine etnica o sociale. Dobbiamo promuovere la diversità nello sport automobilistico "