Monza, il sergente Bianco è all'ultima chiamata: dal 'lapidatemi' alla conferenza stampa perfetta, la storia di un uomo che farà sempre discutere
Il punto del direttore Stefano Peduzzi sulla situazione di Paolo Bianco

Se davvero dovesse essere esonerato oggi, un po' ci mancherà. Perché non è facile trovare uomini come Paolo Bianco che salutano i giornalisti uno ad uno, che parlano e scherzano come se il momento fosse semplice, che magari ti racconterebbe pure i segreti più nascosti di Monzello.
E' un uomo vero, Paolo. Uno che davanti alle telecamere talvolta sembra un po' scontroso, ma che in fondo si è reso simpatico a tutti i giornalisti.
Bianco e il rapporto con i giornalisti
Col sottoscritto è partito un po' scontroso, lo sappiamo tutti. Ma non è un dramma. I rapporti possono nascere anche in modo burrascoso. Poi ha capito probabilmente chi racconta la verità in maniera obiettiva e chi magari lo vorrebbe pugnalare alle spalle.
Qualcuno ieri mi ha scritto se io e Bianco ci sentiamo fuori da Monzello: no, mai. Non sono mai stato amico di nessun allenatore e non lo sono nemmeno di Bianco. Cerco di avere buoni rapporti con tutti, ma le amicizie sono un'altra cosa.
Paolo Bianco e i risultati con il Monza
Per me il suo bilancio, ad oggi, non è sufficiente. E se lui stesso si è presentato ieri davanti ai microfoni dicendo ‘Ora lapidatemi’ sa bene che poteva fare qualcosa di più.
Ma la strada della Serie B è ancora lunga. Il Monza di Stroppa, più o meno, era in questa situazione di classifica nell'anno della promozione. E non ditemi che giocava tanto meglio. Quindi niente drammi.
Bianco e il rapporto con i giocatori
Da chiarire il rapporto tra Bianco e i giocatori. Il tecnico ha sempre mostrato il pugno duro. Ha messo fuori squadra Keita Balde, ha tolto Caprari ad Empoli dopo nemmeno mezzora e da Monzello filtra un po' di insoddisfazione.
Ma si sa, i giocatori sono un po' delle banderuole: vanno dove tira il vento. Se l'allenatore vince sono tutti dalla sua parte. Se si perde sono i primi a volerti fare fuori. E Bianco lo sa bene: ‘Non devo essere amico di nessuno, il mio unico obiettivo è portare in alto il Monza’. Concetto che dev'essere chiaro a tutti.