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E’ un evento atteso da molti anni, il ritorno del WEC in Brianza. Dopo i test collettivi effettuati nel 2017, voluti fortemente dall’ex Presidente Ivan Capelli, l’Autodromo di Monza era poi riuscito, nel 2019, ad accordarsi con gli organizzatori per fare tornare in pista i bolidi del WEC nel 2020. Purtroppo la pandemia da Covid-19 ha fatto ritardare il ritorno dei prototipi, protagonisti della 24 ore di Le Mans, di un anno, ma finalmente è giunto il momento. L’occasione è ancor più attesa perché coincide con il ritorno del pubblico in Autodromo, anche se potranno presenziare solo 1000 persone la domenica.
Scenderanno in pista le vetture LMP2, classe già vista all’opera la scorsa settimana con la ELMS, mentre saranno poche le vetture protagoniste nella nuovissima categoria Hypercar, classe new entry di questa stagione, in sostituzione della LMP1, che vedrà scendere in pista Toyota con due vetture, Glickenhaus con altre due ed una Alpine. Proprio a Monza verrà presentata la Peugeot Hypercar, grande anteprima in vista del 2022, mentre anche la Ferrari ha annunciato il progetto di una propria vettura, che debutterà la prossima stagione, la cui presentazione avverrà, con ogni probabilità, a Giugno 2022. Sarà la vettura destinata a Valentino Rossi, che dal prossimo anno vorrebbe cimentarsi proprio nel WEC?
Tornando alla gara di Monza di questo week end, nella classe LMP2, la cui griglia è composta da undici Oreca 07 – Gibson e una Ligier JSP217 – Gibson, sarà lotta aperta al vertice tra due team: Jota e United Autosports USA. L’equipaggio composto da Anthony Davidson, Antonio Felix Da Costa e Roberto Gonzales ha solo 7 punti di vantaggio su Phil Hanson che conduce a Monza il prototipo americano con Fabio Scherer e Filipe Albuquerque.
Situazione simile nella LMGTE Pro, categoria con quattro vetture in gara: due Ferrari 488 GTE EVO e due Porsche 911 RSR – 19. Al momento, la vetta della classifica è tenuta da Alessandro Pier Guidi, già vincitore a Monza la scorsa settimana nella classe LMGTE dell’ELMS, e James Calado del Team AF Corse, che si presentano nel Tempio della Velocità con un vantaggio di 6 lunghezze su Kevin Estre e Neel Jani del Porsche GT Team. La scuderia tedesca schiera inoltre nella sua seconda vettura il campione Gianmaria Bruni.
Infine, un team italiano è in testa nella categoria LMGTE Am. Si tratta di Cetilar Racing, con tre piloti di casa – Antonio Fuoco, Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte - alla guida di una Ferrari 488 GTE EVO. Sempre sulla stessa vettura di Maranello, in seconda posizione, troviamo AF Corse con Giancarlo Fisichella, Francesco Castellacci e lo svizzero Thomas Flohr. Porteranno in gara il tricolore anche Matteo Cairoli e Riccardo Pera sulla Porsche 911 RSR – 19 del Team Project 1, guidata insieme a Egidio Perfetti, il trio Claudio Schiavoni, Andrea Piccini e Matteo Cressoni sulla Ferrari 488 GTE di Iron Lynx e Alessio Rovera (AF Corse).
Il Cavallino, oltre alla classifica, domina la entry list della 6 Ore di Monza con ben dieci Ferrari 488 GTE EVO iscritte tra le LMGTE. Saranno invece sette le Porsche 911 RSR – 19 e tre le Aston Martin Vantage AMR.
Il programma del fine settimana prevede tre sessioni di prove libere. La prima da 90 minuti sarà domani alle 15:30, seguita da una seconda sessione alle 9:30 di sabato sempre di un’ora e mezza. La più breve di 60 minuti sarà alle 14 di sabato. Nel pomeriggio dello stesso giorno si decide anche la griglia di partenza, con due sessioni di qualifica di 10 minuti alle 18 per LMGTE (Pro e Am) alle 18.20 per Hypercar e LMP2. La gara di 6 ore inizia invece domenica a mezzogiorno.
Gli spettatori che hanno già acquistato o compreranno online un biglietto per domenica, siederanno distanziati sulla tribuna laterale destra del rettifilo di partenza. A loro disposizione ci sarà anche un’area ristoro con street food. Gli appassionati che resteranno a casa potranno invece seguire l’evento in diretta televisiva e streaming attraverso i canali indicati sul sito www.monzanet.it. Venerdì e sabato il circuito rimarrà a porte chiuse per gli spettatori.