x

x

d

Un cestino colmo di bottigliette e bicchieri di plastica è il risultato della “raccolta straordinaria” effettuata da Roberto Manzato, runner ed ex candidato sindaco di Villasanta, al Parco di Monza.
Dopo il passaggio di oltre 7mila persone nell’ambito della manifestazione sportiva Monza21 (27-28 settembre), l’area verde è stata ricoperta da bottigliette abbandonate a terra dagli atleti della 10k agonistica e della 5k.

Le immagini dei rifiuti, diventate virali sui social, hanno alimentato il dibattito: un vero e proprio “cimitero” di plastica che ha indignato cittadini e ambientalisti.

Plastica e sprechi: la denuncia sull’impatto ambientale

Secondo l’ex assessore all’Ambiente Giada Turato, presidente dell’associazione Connetti Monza e Brianza, il problema non è solo ambientale ma anche economico: “Molte bottiglie erano ancora piene d’acqua – ha spiegato – uno spreco che pesa anche sulla Tari, la tassa sui rifiuti”.

corsa


Un punto ribadito anche da Manzato, referente della stessa associazione, che in un video ha documentato la pulizia e i danni legati alla plastica monouso nelle manifestazioni sportive, soprattutto in un luogo simbolico come il Parco di Monza.

Runner Monza: la proposta di squalifica per gli atleti incivili

Il gesto del runner non si è fermato alla raccolta: Manzato ha avanzato una proposta concreta.
“Bisognerebbe introdurre squalifiche o cancellazioni dalle classifiche per gli atleti che gettano bottigliette senza rispetto – ha detto –. Situazioni simili accadono soprattutto nelle corse competitive, dove la fretta per il tempo prevale sul rispetto dell’ambiente”.
Un appello che apre il dibattito sul ruolo degli organizzatori e sulle regole da applicare per ridurre lo spreco durante le competizioni.