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Una formazione del Monza datata 1988 immortalata nell’allora nuovissimo Stadio Brianteo
Una formazione del Monza datata 1988 immortalata nell’allora nuovissimo Stadio Brianteo

La nuova Serie B riporta in Brianza una partita dal gusto antico: archiviato il pari di Empoli, domani (sabato 4 ottobre) il Monza ospiterà all’U-Power Stadium, con calcio d’inizio alle ore 15, il Catanzaro guidato da Alberto Aquilani. Un confronto che, oltre alla valenza attuale (i calabresi sono a -2 dai biancorossi nel centro della classifica), rievoca numerosi e lontani ricordi “cadetti”: la storia dei precedenti brianzoli tra le due squadre è infatti lunga e riguarda unicamente la cadetteria, ma ormai sono passati quasi 36 anni dall’ultimo match disputatosi al Brianteo.

I precedenti ufficiali

Monza-Catanzaro è stata una classica di Serie B, unica competizione teatro di un match nel segno della “X” a partire dagli anni ‘60 e in cui si è storicamente delineata una situazione di perfetto equilibrio. 17 i precedenti con 4 successi per parte e, per l’appunto, ben 9 pareggi di cui 5 a reti inviolate compreso quello del primissimo incrocio datato 3 gennaio 1960.

Subito nella stagione successiva sarebbe maturato il primo successo locale al “Città di Monza”: 1-0 il 16 ottobre ‘60 con gol di Adriano Maschietto per il Monza guidato dall’argentino Hugo Lamanna, piazzatosi 5º al termine della stagione e a soli 4 punti dalla promozione in Serie A. 
I calabresi avrebbero risposto imponendosi nella stagione successiva, precisamente il 27 maggio 1962: 1-2 il risultato finale con doppietta di Susan e gol biancorosso di Vincenzo Traspedini, miglior marcatore stagionale dei brianzoli con 14 reti. 
Nel ‘63 gli ospiti avrebbero nuovamente fatto la voce grossa calando il poker e sminuendo così la doppietta di Severino Lojodice, in gol già dopo 1’ per il momentaneo vantaggio. 2-4 il finale impreziosito dalla firma illustre per le aquile di Osvaldo Bagnoli, futuro “Mago della Bovisa”. In quella stagione il Monza si sarebbe salvato con un solo punto di margine sulla retrocessione. 
Il 7 febbraio 1965 il Monza sarebbe tornato alla vittoria con un 2-1 firmato da Romano Taccola e  Giovanni Marchioro, quest’ultimo poi vice allenatore biancorosso tra il 1968 e il 1970. 
In uno scambio continuo da ping pong i calabresi si sarebbero aggiudicati il confronto della stagione seguente (0-2), che si sarebbe conclusa con la triste retrocessione in C dei brianzoli. Ritrovata la serie cadetta, il 28 aprile ‘68 allo Stadio Sada sarebbe stata sufficiente per il successo biancorosso una rete di Aldo Maldera, destinato a diventare poi leggenda, curiosamente, proprio del Catanzaro. Era il Monza allenato dal leggendario Bruno Dazzi, miglior marcatore della storia biancorossa.

Gli anni ‘70 della sfida sarebbero iniziati con un 1-1 sotto alla guida del grande Gigi Radice, che avrebbe condotto il Monza a soli 3 punti da quella che sarebbe stata una prima, storica promozione in Serie A. Il Catanzaro dal canto suo rischiò grosso, salvandosi in extremis solo per differenza reti.

Il 31 gennaio 1971 sarebbe poi arrivata quella che ancora oggi, a distanza di più di mezzo secolo, resta incredibilmente l’ultima vittoria del Monza in casa sui giallorossi. 2-0 con gol di Pepe e Bertogna, contro un Catanzaro storicamente promosso in Serie A, da primo club calabrese, al termine del campionato.

Il match sarebbe tornato d’attualità in serie cadetta nel novembre del 1977 con uno spettacolare 2-2 finale al Sada, risultato agguantato a pochi istanti dal termine dei giochi (e dopo un rigore fallito da De Vecchi sull’1-1) con un gol viziato anche da un tocco di mano del bomber Massimo Silva, miglior cannoniere stagionale biancorosso con 15 reti. In rete per il Monza anche lo sfortunato e mai dimenticato Enzo Scaini, scomparso tragicamente e ancora in attività pochi anni più tardi a seguito di complicazioni post-operatorie, mai totalmente chiarite, dopo un intervento al ginocchio necessario per un infortunio subito con la maglia del Vicenza. Firma illustre anche per i calabresi, a segno con Zanini e con Massimo Palanca, leggenda del Catanzaro noto come “Piedino di fata” per il suo numero 37 e per gli incredibili gol “olimpici”, direttamente da calcio d’angolo. 
Quel Monza di Alfredo Magni, anche noto come “Borussia della Brianza” avrebbe ancora, solo sfiorato il grande sogno Serie A, sfumato dopo il ko di Pistoia. In massima serie ci sarebbe tornato proprio il Catanzaro.

 

Il bomber Massimo Silva, a segno in Monza-Catanzaro 2-2 del 27 novembre 1977
Il bomber Massimo Silva, a segno in Monza-Catanzaro 2-2 del 27 novembre 1977