Monza, processo 'Colpo di grazia': arriva la sentenza per chi ha diffuso il film anti-Allevi
Il giudice conferma la diffamazione: 600 euro di multa ai due imputati e risarcimento ridotto per Allevi e Arena

Il caso della fiction “Colpo di grazia” e le sue conseguenze legali. Raccontare la politica attraverso l’arte, specie se satirica, può essere un’arma a doppio taglio. Negli ultimi anni, anche in Italia, diversi prodotti audiovisivi indipendenti hanno cercato di raccontare dinamiche di potere, decisioni urbanistiche controverse, o semplicemente il clima che si respira in alcune città. Ma dove finisce il diritto di critica e dove comincia la diffamazione?
È una domanda che in molti si pongono, specie quando la narrazione sfuma nel non detto, nel simbolico o nel richiamo a fatti reali mai espressamente citati. La giurisprudenza in materia di opere artistiche e diffamazione è complessa e si arricchisce di nuovi casi che impongono riflessioni non solo giuridiche, ma anche culturali.