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tribunale

Il caso della fiction “Colpo di grazia” e le sue conseguenze legali. Raccontare la politica attraverso l’arte, specie se satirica, può essere un’arma a doppio taglio. Negli ultimi anni, anche in Italia, diversi prodotti audiovisivi indipendenti hanno cercato di raccontare dinamiche di potere, decisioni urbanistiche controverse, o semplicemente il clima che si respira in alcune città. Ma dove finisce il diritto di critica e dove comincia la diffamazione?

È una domanda che in molti si pongono, specie quando la narrazione sfuma nel non detto, nel simbolico o nel richiamo a fatti reali mai espressamente citati. La giurisprudenza in materia di opere artistiche e diffamazione è complessa e si arricchisce di nuovi casi che impongono riflessioni non solo giuridiche, ma anche culturali.