“Arcore si ribella: ‘Pedemontana è un disastro annunciato’. E ora scatta il piano B”
Incontro pubblico ad Arcore per discutere la variante al Pgt: «Così la giunta ignora i rischi dell’autostrada su traffico, ambiente e cittadini».
Si cerca una via d’uscita. O almeno di contenimento. L’opposizione di Arcore prova a ridisegnare il futuro urbano del territorio alla luce dell’arrivo di Pedemontana. Martedì 2 dicembre, nella Sala del Camino di Villa Borromeo, andrà in scena l’incontro “Arcore 2027-2035. Una visione della città del futuro”, occasione per discutere con i cittadini la variante generale al Pgt destinata a essere votata a breve in consiglio comunale.
L’opposizione: “Una variante senza visione ignora i problemi reali”
Per il centrosinistra si tratta di un passaggio decisivo. La variante, sostengono, non può ignorare gli impatti dell’autostrada su ambiente, viabilità e qualità della vita. Anzi, va ripensata proprio partendo da lì: dove passeranno i flussi di traffico? Quanto verde sarà sacrificato? Quali contromisure servono per proteggere la città da un’opera che cambierà tutto?

Le minoranze non risparmiano critiche alla giunta guidata da Maurizio Bono. «In quattro anni – si legge nella nota diffusa alla stampa – l’amministrazione ha prodotto poco e senza una visione. Pedemontana è stata voluta dalla destra, ma nella loro variante al Pgt non c’è traccia di un serio piano per affrontarne le conseguenze».
La proposta: sostenibilità, servizi, cultura e partecipazione
L’obiettivo dichiarato è ribaltare l’impostazione attuale, puntando su sostenibilità ambientale, servizi ai cittadini, cultura e una gestione più efficace della macchina comunale. Il percorso, assicurano, vuole essere aperto e partecipato: l’evento del 2 dicembre sarà solo la prima tappa di un lungo confronto che guarda già alle elezioni del 2027.
«Ad Arcore serve una politica capace di realizzare e non soltanto di annunciare», concludono. Il futuro della città, insomma, non può essere lasciato ai cantieri.



