Addio alle Presenter: esplode il caso QVC, lavoratori sul piede di guerra
I sindacati denunciano la decisione di tagliare tutte le Presenter nonostante lo stato di agitazione: stop al lavoro il 3 dicembre e presidio ai cancell
Un clima di forte tensione a Brugherio: i sindacati hanno proclamato uno sciopero per mercoledì 3 dicembre 2025, con presidio e braccia incrociate per l’intero turno di lavoro in tutti i reparti di QVC. Una reazione dura alle procedure di licenziamento che riguardano tutte le Presenter, le conduttrici storiche del canale, decisione che non ha ancora suscitato alcuna apertura aziendale al dialogo.
Un licenziamento collettivo che scuote il personale
Secondo le RSU e le OO.SS. territoriali SLC CGIL e FISTEL CISL, dietro le uscite non c’è stato alcun confronto reale. Le lavoratrici, alcune con decenni di servizio, si sono viste recapitare la comunicazione di licenziamento senza alternative. Particolarmente grave — denunciano i sindacati — è che tra le coinvolte ci sia anche una delegata sindacale eletta democraticamente dai colleghi: “Una decisione ingiusta e inaccettabile”, dicono, sottolineando l’apparente contraddizione tra la presunta immagine «inclusiva» dell’azienda e i fatti.
Dopo mesi di agitazione, l’azienda taglia il volto del canale

La situazione si inserisce in un contesto di agitazione già aperto da mesi: la vertenza sulle festività previste dal CCNL non ha mai trovato un accordo. In tutto questo tempo, secondo le organizzazioni sindacali, QVC non avrebbe mai manifestato l’intenzione di esternalizzare reparti o ridurre organici — almeno fino a oggi. Eppure la scelta sembra proprio quella: eliminare le Presenter, cioè il volto pubblico del canale, per tagliare costi e cambiare il modello di produzione. Una decisione che, per i sindacati, tradisce non solo l’impegno contrattuale ma anche il rapporto di fiducia con i lavoratori.
Il giorno dello sciopero e del presidio: 3 dicembre sotto i riflettori
I sindacati hanno annunciato che mercoledì 3 dicembre, oltre allo stop del lavoro, si terrà un presidio a partire dalle 11:30 fuori dai cancelli dell’azienda a Brugherio. L’obiettivo è rendere visibile il dissenso anche alla cittadinanza e attirare l’attenzione sulle condizioni, secondo loro inaccettabili, delle lavoratrici licenziate.



