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Una vittoria pesantissima per il nuovo Monza, ritoccato pesantemente in questo mercato di gennaio, che ha visto esordire molte new entry nella cornice del "Brianteo". Una formazione iniziale, rispetto a Salò di tre settimane fa, mutata di 7/11 con le sole conferme di Guarna, Galli in regìa, il nuovo capitano D'Errico e Reginaldo. Nella gestione Brocchi sono ora 18 i punti in tredici gare, solo 4 reti subìte nelle ultime nove mentre ammontano a 12 quelle realizzate. 



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I biancorossi, 4-3-3 in non possesso e 4-3-1-2 in proposizione, sfidano una Virtus Verona di mister Fresco schierata a tre dietro, con l'ex Trainotti e l'esperto Sirignano, quattro in mezzo, sulla trequarti il balcanico Grbac a sostegno delle punte Danti e l'ex massima serie Grandolfo. I primi 15 minuti sono ad onor del vero difficoltosi per i biancorossi che denotano comprensibili sofferenze tattiche a livello difensivo, di intesa nei movimenti per il poco tempo di lavoro insieme ed un amalgama che ha bisogno di qualche settimana per raggiungere livelli soddisfacenti; i veneti colgono in questo lasso una clamorosa traversa di Grbac e mettono a lato col barese Grandolfo. I Bagaj col passare dei minuti maturano più convinzione, personalità e cominciano a trovare le misure in attesa e buone soluzioni in transizione, con giocate interessanti negli ultimi 25-30 metri; da una di queste ci prova con un diagonale il migliore in campo Marchi su perfetto suggerimento dello stantuffo brindisino Chiricò, abile ad intermittenza a rifinire in verticale e creare la superiorità saltando l'uomo. Un 1912 che nella seconda tranche di tempo ha quasi sempre in mano il pallino del gioco e sfiora il vantaggio con una chance di Galli respinta da Chironi.



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Nella ripresa l'ex Caronnese bissa l'opportunità precedente ma stavolta mette a lato, i padroni di casa successivamente concedono qualcosa ai Fresco Boys con Guarna che deve sporcarsi i guanti in uscita alta e con un intervento alla Garella su conclusione ravvicinata di Grandolfo. I biancorossi poi tornano però ad impossessarsi delle redini, conquistandosi poi tanti piazzati sfruttati non nel miglior modo possibile; intorno alla metà mister Brocchi inserisce Ceccarelli e Palazzi per Chiricò e Lora, azzeccando di fatto le scelte e inculcando maggiore offensività soprattutto sulla mediana, con Palazzi abile negli inserimenti. Di grosse occasioni non se ne vedono se si esclude un tiro alto di Reginaldo e un atterramento dubbio su Ceccarelli che sembra in area; a sette dalla fine però giunge l'episodio decisivo col tiro deviato dello scuola Inter Palazzi che inganna lo statico Chironi; il Monza potrebbe raddoppiare sul finire ma Derrick viene stoppato (dubbio) in fuorigioco dopo che Bearzotti controlla male un pallone di Iocolano con la scritta "spingi in rete".



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Un'intera posta in palio preziosissima e se vogliamo anche legittima; ad onor del vero se i veronesi fossero usciti dalla Brianza con un pari non ci sarebbe stato comunque nulla da dire. Un successo utile sì per la graduatoria che permette di superare Feralpi e recuperare punti su Ravenna, Ternana e Vicenza ma incoraggiante principalmente sul piano psicologico; era un matchup insidiosissimo perchè era il primo con tutti i nuovi e con pochi giorni di lavoro sulle gambe. La squadra ha denotato qualche difficoltà ovvia nelle distanze ma alla lunga si è sistemata bene, i due centrali difensivi hanno svolto un buon lavoro anche sul piano aereo, Anastasio a sinistra (ad esclusione di qualche appoggio impreciso) ha offerto buona propulsione, fisicità, idee chiare e confidenza in appoggio, Bearzotti ha concesso qualcosa sul piano difensivo ma si è proposto bene da metà campo in su; dalla cintola in su buone prove del trio di mediana e lodevoli iniziative del tridente con gli strappi, l'imprevedibilità di Chiricò e il necessario lavoro oscuro del mobile Marchi, abile spalle alla porta per proteggere e smistare e pericoloso di fronte con un diagonale finito a lato. Bene anche tutti i subentrati, le partite nell'immediato futuro sono molteplici ma la coperta è lunga, il roster ha molte alternative a disposizione di ottimo lignaggio e il turn over può essere eseguito senza patemi. La squadra è chiaramente in rodaggio, ci vuole tempo per assimilare i meccanismi e raggiungere l'intesa idonea ma il tasso qualitativo e fisico messo a disposizione da Berlusconi e tutta la task force dirigenziale è ineluttabilmente aumentato, con numerose possibilità tecnico-tattiche a disposizione anche in corso per modificare o migliorare gli imprinting degli incontri stessi.



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Sandro Coppola