Buon gioco e tanto spirito di sacrificio: Frosinone il punto di svolta della stagione del Monza

Non rientra nelle mie abitudini sbilanciarmi in maniera così aperta. Sarà una questione caratteriale, sarà perché solitamente i capelli grigi danno quel tanto di esperienza ed equilibrio da bloccare ogni eccessivo entusiasmo. Ma, stavolta, non riesco ad avere la consueta prudenza. Stavolta mi sento di dire che il successo di ieri a Frosinone sia stato il punto di svolta della stagione del Monza. Toccate tutto il ferro che volete, ma ho la ferma convinzione che da ieri il Monza abbia cambiato marcia.

Frosinone-Monza, la premessa importante

Nell’analisi, vorrei partire da una premessa importante. I ragazzi di Paolo Bianco hanno giocato una gran bella gara, creando tantissime occasioni da gol, ma concretizzandone una sola. Ecco, questa è la sola vera nota negativa del Monza di questa prima parte di stagione. E’ vero che Bianco, da buon allievo di Allegri, può essere rimasto infatuato dalla teoria delle vittorie di “corto muso”; ma, battute a parte, se si riuscisse a chiudere le gare un po’ prima del triplice fischio finale non sarebbe male. Per ora accontentiamoci così, le quattro vittorie in campionato sono tutte arrivate con il minimo scarto. Comunque, a parte il buon gioco e le numerose opportunità per passare, ci sono alcune considerazioni che mi preme effettuare per rafforzare la mia tesi che Frosinone possa essere stato un bivio fondamentale.

Anzitutto, il Monza ha vinto la sua prima gara in trasferta sul campo di una formazione che fino a ieri mattina era al solitario terzo posto in classifica e capolista alla sesta giornata; quindi, contro una buona squadra. Poi, contrariamente a quanto ci è stato quasi sempre mostrato in questo inizio di campionato, ho visto i biancorossi interpretare con determinazione la gara fin dai primi minuti. Ed anche, diciamocelo francamente, la buona sorte stavolta non ci ha voltato le spalle: pensate a quell’ultimo minuto di gara in cui il palo ha salvato il Monza e poi con Pessina che ha rimediato con un salvataggio in extremis ad un suo errore di una manciata di secondi prima.

Ma quel che mi ha convinto maggiormente nella partita in Ciociaria è stato lo spirito battagliero che la squadra ha profuso, quello spirito senza il quale in serie B non si va da nessuna parte. Uno spirito che sta gradualmente infondendo il suo allenatore, che nella categoria cadetta ha vissuto alcune stagioni anche da calciatore. Ecco perché sono piuttosto ottimista: il Monza sta crescendo nel carattere e nella testa, con i giocatori che già conoscono la serie B a coinvolgere chi conosce meno la categoria.

Da ultimo, un paio di annotazioni positive. Siamo usciti senza danni da una gara diretta da Rapuano, un arbitro che ritengo tra i meno preparati e i più incostanti del già scadente panorama nazionale attuale. Ed abbiamo anche gioito nel portare a casa un successo meritato dopo essere stati costretti a sorbirci il tifo non proprio mascherato che il telecronista di DAZN ha fatto per tutta la gara a favore della squadra di casa. Dai, i tre punti valgono questo ed altro.  

Paolo Corbetta

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