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A Monza una città da serie A è intervenuto anche Eligio Galeone, cronista de “Il Cittadino”. Prima di parlare del Monza, il giornalista ha raccontato di aver scoperto, negli scorsi mesi, di aver contratto la SLA, la sclerosi multipla: “Tutto è nato da alcuni sintomi strani”. 

Ad agosto il post del giornalista Galeone: “Ecco come mi hanno scoperto la SLA” 

Nei mesi scorsi, Galeone aveva scritto questo post raccontando la malattia e condiviso da centinaia di persone: "Ciao a tutti, vi racconto una storia... la mia storia. Riavvolgiamo il nastro: fine estate 2023. Accade tutto in pochi giorni. Il 19 agosto mi trovo in Tribuna Stampa al Meazza di San Siro per seguire Inter-Monza. Il giorno dopo seguo tutte le gare di Serie A dal divano: mentre prendo appunti sulla mia inseparabile cartellina noto che la mia scrittura è stranamente rimpicciolita e sgangherata. C'è qualcosa che non va. Mah, sarà la stanchezza? Il 21 agosto lavoro regolarmente in azienda ma a non essere regolare è il mio corpo: mi sveglio senza avere l'equilibrio dalla parte sinistra e il mio corpo urta in maniera reiterata contro armadio, porte e pareti; poi, in ufficio, sbaglio spesso a digitare lettere e numeri sulla tastiera e per spostarmi mi appoggio precauzionalmente a tutto ciò che mi trovo davanti; in serata prendo Mary all'Aeroporto di Bergamo, di ritorno dalla nostra Grottaglie. Nei due giorni successivi stesso copione in ufficio ma con cenni di disartria. Tarda mattinata del 23 agosto: la situazione peggiora e a fine turno contatto il mio medico che mi consiglia di recarmi subito al Pronto Soccorso di Vimercate. Tac, lastra e alla fine vengo visitato scrupolosamente da un un dottore del PS che, tramite un esercizio, scopre che dalla parte sinistra mi manca un po' di forza muscolare. Mi prescrive così due risonanze: una al cervello e una alla colonna cervicale. Risonanze fatte rapidamente il 28 agosto.
Il 31 agosto è il giorno della sentenza e ci troviamo alla Casa di Cura di Vimercate. Responso della risonanza? Lesioni demielinizzanti nel cervello e nel bulbo del midollo. Che significa Dottoressa? Malattia autoimmune e neurodegenerativa. Di cosa si tratta? Dobbiamo avere conferma con l'esame del Liquor. Ma che cosa ho Dottoressa? SCLEROSI MULTIPLA. Shock, paura, buio, freddo gelido, tremore, respirazione ferma, terremoto corporeo e mentale, tutte le certezze spazzate via come il castello di sabbia dei Noir Désir in "Le Vent Nous Portera". Nel momento della diagnosi ho Mary accanto a me, proviamo a non crollare per farci forza insieme. Poi in ascensore i "Fiumi di parole" dei Jalisse si trasformano repentinamente in "Fiumi di lacrime". Ricovero urgente a Vimercate per spegnere l'infiammazione con flebo di cortisone. Posto letto numero 99, come il numero di maglia di Cristiano Lucarelli e come i 99 Posse perché "Non c'è tempo" per crogiolarsi. Nove giorni infiniti in ospedale bagnando il cuscino tutte le notti e pensando al fatal destino. Provo subito a disarcionare la fresca diagnosi seguendo la terza giornata di Serie A su iPad, studiando per l'asta del Fantacalcio, leggendo il libro di Ibra e ascoltando gli Eiffel 65: un remix shakerato di emozioni e passioni. E poi c'è Mary, lei c'è sempre stata e non è mai andata via come "Mary" dei Gemelli Diversi". 

La grande prova di forza del giornalista Galeone:  “Ecco come mi hanno scoperto la SLA” 


Galeone ha riportato sui social anche il suo percorso di cure: "Venerdì 17 novembre inizio finalmente la cura al San Raffaele (bene ma non benissimo per uno fissato e superstizioso come me) dove attualmente mi segue la coordinatrice del centro SM, la Dott.ssa Lucia Moiola. Ormai l'ho ribattezzata Dott.ssa Salvezza. Nonostante due brevi ricadute, ora la cura procede bene. Ho fiducia nella ricerca scientifica e ringrazio tutti i medici e infermieri che ho incontrato e che incontrerò in questa nuova avventura. Onore a loro che svolgono il lavoro più delicato e importante del mondo. La mia SM è recidivante-remittente ma ogni SM è diversa l'una dall'altra. Tizio sta bene e starò bene anch'io. Tizio sta male e starò male anch'io. Non funziona così perché esistono vari stadi della malattia, sintomi multipli, corpi e reazioni diverse. Molte accortezze, come una frequente attività fisica e una corretta alimentazione, portano molti benefici a chi è affetto da SM. Di certo non è facile.
Non è facile per nessuno.
Non è facile per tutti coloro che hanno malattie più gravi e meno gravi della mia.
Non è facile per me e per chi mi sta accanto.
Non è facile dal punto di vista fisico e psicologico.
Non è facile dal punto di vista lavorativo e sociale.
Non è facile sotto tanti aspetti ma bisogna reagire con tanta forza, speranza ed energia positiva.
Fatigue e formicolio ormai fanno parte di me ed è anche grazie a loro che mi ricordo ogni giorno di combattere.
Analisi, visite, farmaci, risonanze e vaccini ormai sono all'ordine del giorno. La SM è la mia nuova compagna di questo tortuoso e intenso viaggio. Sarà una lunga battaglia, una partita infinita. Peggio di Holly e Benji. E sinceramente, questa partita, vorrei portarla quantomeno ai tempi supplementari sfruttando tutti gli espedienti necessari: la mia garra charrua, la forza di chi mi ama, di chi mi vuole bene come la mia famiglia e i miei inseparabili amici, di chi mi conosce e di chi sa già che, fino alla fine, non mollerò di un centimetro.
Non mi pento di aver fatto coming out perché ho bisogno di TUTTI voi. Credo che parlare e sfogarsi, anche in questo modo, possa fare bene. Ho bisogno di energia positiva e, magari, di avere una mano in più su cui contare.
Questa malattia, al momento, non possiamo distruggerla ma possiamo stanarla.
Certo che possiamo". In bocca al lupo Eligio, da tutti noi!