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foto Buzzi
foto Buzzi

Era esattamente il 9 ottobre 2019, quattro anni fa, quando Raffaele Palladino decise ufficialmente di appendere le scarpe al chiodo per intraprendere la nuova carriera da tecnico. Una predisposizione ben salda e scritta nel suo DNA già prima di intraprenderla ufficialmente. Una limpida vocazione.

L'ultima parentesi da calciatore fu quella del Monza, dall'aprile al giugno 2019, con Brocchi allenatore, senza tuttavia mai scendere in campo. Per lui solo una panchina nella finale di ritorno di Coppa Italia di C contro la Viterbese. L'esterno offensivo mugnanese era impiegabile solamente in Coppa.

Il Palladino tecnico cominciò da dove aveva smesso. Ovvero in Brianza. Per lui la mansione di collaboratore tecnico del settore giovanile. Nel giugno del 2020 il lungimirante Galliani gli affidò il timone dell'Under 15, mentre nel luglio 2021, con un bel salto in avanti, le chiavi della Primavera

L'attualità la conoscete bene tutti. Ieri la perentoria affermazione sulla Salernitana (che poteva assumere dei connotati numerici ben più torrenziali a livello di risultato finale) e settimo posto in saccoccia. Un'ascesa rapida ed esponenziale che lo ha portato a diventare, ineluttabilmente, uno degli allenatori migliori della Serie A italiana attuale. Un predestinato il classe 1984 campano.