x

x

riforma province

Il rilancio delle province: una promessa di Calderoli

“Immediatamente dopo le elezioni europee il percorso per la riforma delle province ripartirà”. Con queste parole, il ministro per gli affari regionali, Roberto Calderoli, ha delineato il futuro delle province italiane. Durante un incontro a Monza, ha espresso ottimismo sulla condivisione trasversale del testo di riforma, nonostante le divergenze passate.

Autonomia differenziata: tra speranze e ostacoli

Calderoli ha evidenziato le difficoltà e le resistenze incontrate, inclusi minacce di morte da chi vede l’autonomia differenziata con sospetto. Nonostante ciò, il processo legislativo sembra procedere speditamente, con l’obiettivo di una rapida approvazione post-elettorale.

La strategia del Governo: prudenza e valutazione

riforma province

Il ministro ha invitato le regioni a una richiesta graduale delle competenze, sottolineando l’approccio cauto del governo. “Valuteremo bene le capacità di ogni ente di acquisire funzioni molto complesse”, ha dichiarato, enfatizzando la necessità di una transizione ponderata e differenziata.

Equità e civiltà: il futuro della sanità e del fondo di perequazione

Calderoli ha garantito che il sud non sarà penalizzato dalla riforma, grazie all’istituzione di un fondo di perequazione. Ha inoltre assicurato che nel settore della sanità verranno garantiti gli stessi servizi su tutto il territorio nazionale, una mossa definita come un atto di civiltà.

Le dichiarazioni di Romeo e il dibattito politico

Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ha riconosciuto l’impegno trentennale di Calderoli per il cambiamento dello Stato. Il dibattito ha visto la partecipazione di figure politiche di spicco, tra cui l’ex ministra Erika Stefani e la sindaca di Seveso, Alessia Borroni.