“Basta rinvii”: Monza sceglie il piano che farà riaprire l’Arengario
Monza sceglie il progetto che riaprirà l’Arengario dopo 4 anni di chiusura. Il 16 dicembre la presentazione ufficiale e l’annuncio dell’avvio dei lavori nel 2026.
L’Arengario si prepara a una svolta attesa da anni. Il prossimo 16 dicembre l’amministrazione comunale presenterà ufficialmente i due progetti predisposti per risolvere il nodo dell’accessibilità, motivo che dal 2021 ha costretto alla chiusura il monumento simbolo di piazza Roma.
A illustrarli sarà il sindaco Paolo Pilotto, insieme allo studio Boeri, incaricato oltre un anno fa di progettare la realizzazione di un ascensore capace di rendere il palazzo finalmente accessibile anche alle persone con disabilità.
Un intervento complesso in un luogo delicato
Il lungo tempo necessario per arrivare a questa fase non è casuale. L’Arengario, insieme al Duomo e alla Villa Reale, è uno dei luoghi più iconici della città, e qualsiasi intervento deve rispettarne il valore storico, architettonico e urbanistico. Proprio per questo lo studio Boeri ha lavorato a lungo per individuare soluzioni compatibili con il contesto.
Chiuso dal 2021, l’ex palazzo comunale attende da anni un progetto che permetta di riaprirlo e restituirlo alla città dopo un periodo di vero e proprio “buio”.
Cantieri nel 2026, prima i saggi archeologici

Il sindaco Pilotto ha confermato che i lavori partiranno nel 2026, anche se al momento non è stata indicata una data precisa. Prima dell’apertura del cantiere saranno eseguiti i necessari saggi archeologici, indispensabili per operare in un’area del centro storico così sensibile.
L’incontro del 16 dicembre segnerà quindi il momento decisivo: sarà allora che Monza conoscerà finalmente il progetto destinato a riportare l’Arengario alla sua funzione culturale e simbolica.



