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Quando le città crescono e il traffico diventa un problema quotidiano, serve qualcosa di più di un’idea. Serve visione, coerenza, e soprattutto la volontà concreta di cambiare le cose. Spostarsi senza auto, collegare periferie e centri, offrire alternative moderne ai pendolari: è una sfida che riguarda molti nei dintorni di Milano.

E ora quella sfida potrebbe entrare in una fase decisiva.

Dopo anni di discussioni e studi, il progetto di estendere la Metro Verde verso Monza e Brianza sembra davvero prendere forma.


Via libera al progetto: la M2 potrebbe arrivare fino a Vimercate

Il prolungamento della M2 da Cologno Nord a Vimercate ha ottenuto l’ok per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. 

Il nuovo tratto — una metrotranvia leggera (LRT) — collegherà comuni come Brugherio, Carugate, Agrate Brianza, Concorezzo e Vimercate. 

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Secondo le ipotesi, il tracciato misura circa 12 km, con sei nuove fermate tra i comuni interessati. 

Lo studio di fattibilità — e il relativo finanziamento preliminare — è stato stanziato con un costo iniziale modesto (alcuni milioni di euro), per definire i dettagli tecnico-economici del progetto. 


Cosa potrebbe cambiare per chi vive in Brianza e hinterland

Se il progetto sarà realizzato, le conseguenze per pendolari, famiglie e lavoratori potrebbero essere significative:

  • Mobilità più comoda e rapida verso Milano senza auto.
  • Collegamenti migliori e diretti per comuni oggi serviti solo da bus poco frequenti o affollati. 
  • Aumento del valore urbano e attrattività dei territori serviti dalla metro.
  • Riduzione dell’uso dell’auto privata, con impatti positivi su traffico e inquinamento — un obiettivo dichiarato degli enti coinvolti. 

Per molti residenti in zona, significherebbe cambiare radicalmente il modo di spostarsi.


Le incognite restano — tracciato, costi e tempi da chiarire

Il progetto, pur ufficiale, non è ancora nei cantieri: resta in corso lo studio di fattibilità. Alcuni comuni fra cui Brugherio e Carugate hanno espresso perplessità sul tracciato, in particolare sull’ipotesi di sopraelevate o percorrenze a raso vicino a aree sensibili. 

Da definire anche il finanziamento definitivo: dopo la fase preliminare, servirà un impegno economico concreto per trasformare il progetto in realtà.

E resta da vedere quanto dureranno i lavori, e con quali modalità tecniche — metro leggera, sopraelevata, superficie o galleria.


Perché il territorio (e i pendolari) devono seguirlo da vicino

Il potenziale impatto del prolungamento della M2 rende il progetto strategico per tutta la Brianza e l’hinterland nord-est di Milano. Un sistema di trasporto capillare e moderno potrebbe:

  • alleggerire la pressione su strade e tangenziali
  • migliorare la qualità della vita quotidiana di migliaia di persone
  • favorire l’accesso a lavoro, servizi e opportunità in modo più sostenibile

E questo — se gestito bene — potrebbe dare al territorio un salto in avanti sul piano urbano e infrastrutturale.